“Sarà cura della commissione Politiche per la salute e politiche sociali inserire in un prossimo appuntamento un punto all’ordine del giorno per fare un ‘tagliando’ sulle decisioni assunte, il lavoro fatto e quanto rimane ancora da fare per migliorare e assicurare una comunità etica solidale che garantisca la dignità del fine vita”. Sul tema del fine vita, a seguito anche del provvedimento adottato dalla Regione Toscana, interviene il presidente della commissione Politiche per la salute e politiche sociali dell’Assemblea legislativa, Gian Carlo Muzzarelli, che fa il punto sulla situazione in Emilia-Romagna.
“Il compito di ogni legislatore – sottolinea Muzzarelli – è quello di assicurare dignità e libertà per ogni essere umano e realizzare sempre atti legittimi di competenza. In questo caso Roma ha la responsabilità di legiferare in modo coerente con le decisioni della Corte Costituzionale. La Regione attraverso le strutture del servizio sanitario pubblico regionale deve applicare la sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale sul fine vita per garantire a chi ne faccia richiesta il diritto di ricorrere al suicidio medicalmente assistito, comunque nel rigoroso rispetto dei ristretti casi indicati dallo stesso organo. Questo vale ancora più nei momenti di sofferenza e di malattia per ognuno di noi. L’Emilia-Romagna ha già assicurato il rispetto della dignità della vita e percorsi idonei anche per la dignità del fine vita, che è civiltà, rispetto dell’essere umano e umanità con la delibera di giunta 194 del 5 febbraio 2024”.
“La forza di una comunità – prosegue il presidente Muzzarelli – è quella di accogliere e accompagnare senza sofferenza. Garantire qualità di vita e il diritto alla scelta del proprio cammino connesso con l’etica, la coscienza e la propria libertà, compreso il diritto alla non sofferenza. Le esperienze sviluppate nella nostra regione in tanti anni di sensibile e profonda adesione per aiutare, assistere, accompagnare con professionalità e dignità nel profondo passaggio con idonee cure palliative è stata ed è base per analizzare i risultati raggiunti e capire quanto tutto il personale del settore sanitario ha sviluppato. Personale che merita il grazie delle nostre comunità per lo sviluppo di professionalità, competenze innanzitutto relazionali, scientifiche e tecniche”.
“Le reti in costruzione – aggiunge Muzzarelli – per assicurare più ricerca, più solidarietà e cure moderne per una completa presa in carico prevedono centri specializzati negli ospedali, gli ospedali di comunità e gli hospice sul territorio nonché le cure a domicilio, punto sempre più strategico, con una forte integrazione tra servizio pubblico e professionisti convenzionati, medici di medicina generale, con professioni sanitarie oltre alle associazioni di volontariato, anello di congiunzione importante. La Regione Emilia-Romagna nel percorso avviato, ha assunto, nel tempo, diverse delibere e ha istituito il Comitato per l’etica nella clinica, sintesi del lavoro fatto sui territori per assicurare le stesse risposte che in altre realtà hanno portato a leggi regionali”.
Il presidente Gian Carlo Muzzarelli conclude con un impegno: “Sarà cura della commissione Politiche per la salute e politiche sociali inserire in un prossimo appuntamento un punto all’ordine del giorno per fare un ‘tagliando’ sulle decisioni assunte, il lavoro fatto e quanto rimane ancora da fare per migliorare e assicurare una comunità etica solidale che garantisca la dignità del fine vita”.