COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Casadei (M5s)-Lembi (Pd): “Regione monitori la vertenza La Perla”

Lorenzo Casadei e Simona Lembi evidenziano il fatto che circa 50 dipendenti sono prive della copertura degli ammortizzatori sociali e “a oggi non sono state garantite tempistiche chiare in merito alla copertura da parte del ministero del Lavoro”

Monitorare la vertenza del Gruppo La Perla e attivarsi nei confronti del governo e del Ministero competente, affinché vengano garantiti tempi rapidi e certi per la tempestiva copertura degli ammortizzatori sociali per le dipendenti e per il mantenimento delle loro professionalità. È l’impegno che il consigliere del Movimento 5 stelle Lorenzo Casadei (primo firmatario) chiede alla giunta con una risoluzione, insieme alla consigliera del Partito democratico Simona Lembi (cofirmataria).

“Nei mesi scorsi – si ricorda nel documento – è stata strutturata un’innovativa soluzione procedurale, finalizzata al salvataggio dell’azienda. Il 24 gennaio 2025 il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato il bando che apre alle manifestazioni di interesse per l’acquisizione unitaria degli asset del Gruppo La Perla, compresi marchio e stabilimento produttivo. L’avviso, il cui termine era fissato per il 10 febbraio, ha riscosso grande interesse, ricevendo proposte di acquisto di ben 16 soggetti industriali e finanziari ed è stato quindi deciso di prorogare di due settimane i termini per la presentazione di ulteriori offerte”.

Casadei e Lembi evidenziano però che “circa 50 dipendenti, lavoratrici dei gruppi in liquidazione La Perla Management e La Perla Italia, sono prive della copertura degli ammortizzatori sociali: 40 ne sono sprovviste dal 26 gennaio 2025, mentre per le restanti la cassa integrazione guadagni scadrà il 10 aprile. Situazione che rischia di compromettere irrimediabilmente il percorso di rilancio dell’azienda e la salvaguardia delle professionalità impiegate”.

Da qui la risoluzione con la quale si rimarca il fatto che “nonostante le numerose sollecitazioni, a oggi non sono state garantite tempistiche chiare e concrete in merito alla copertura degli ammortizzatori sociali da parte del ministero del Lavoro” e che “in un contesto generale di arretramento delle competenze, e considerando che l’Italia è ultima in Europa per occupazione femminile, la mancata tutela di lavoratrici altamente qualificate rappresenterebbe un danno non solo per l’azienda, ma per l’intero settore manifatturiero italiano”.

(Brigida Miranda)

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