“Quali sono le iniziative programmate per la salvaguardia dei lavoratori dello stabilimento Inalca di Reggio Emilia, compresi quelli della filiera, recentemente colpito da un incendio?”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Anna Fornili (Partito democratico).
“Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio – rimarca la consigliera – si è sviluppato un vasto incendio nello stabilimento Inalca di Reggio Emilia, che ha coinvolto anche i magazzini di Quanta Stock and Go, struttura che fornisce derrate alimentari alla ditta Cirfood, responsabile della preparazione dei pasti per le mense scolastiche – la continuità del servizio di refezione scolastica è stata finora garantita attraverso misure alternative di approvvigionamento, ma permangono incertezze per le forniture future”. Il tessuto economico e produttivo della zona, sottolinea, “risulta fortemente colpito”. Fornili rileva, infatti, che “sono circa 400 i lavoratori direttamente coinvolti, suddivisi tra Quanta, Inalca, Fabbrica del lavoro e Gescar, per i quali sono stati attivati gli ammortizzatori sociali e sono in corso confronti con le parti sociali per garantire continuità occupazionale”. Aggiunge: “È, quindi, necessario definire misure di rilancio del comparto produttivo, per garantire il mantenimento delle attività”.
L’esponente Pd spiega anche che “l’evento ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza ambientale e per il possibile impatto sulla salute pubblica – anche rispetto agli effetti sulla qualità dell’aria e delle falde acquifere -, soprattutto considerando la presenza di una scuola nelle vicinanze dello stabilimento”. La consigliera Fornili vuole, quindi, sapere dall’esecutivo regionale “quali misure di monitoraggio ambientale, prevenzione e tutela delle aree limitrofe (incluse le strutture scolastiche presenti nelle vicinanze), siano previste per assicurare la sicurezza del territorio e la salute pubblica”.
(Cristian Casali)