Ambiente e territorio

(RPT) RIFIUTI. SI’ ASSEMBLEA ER, LA RIFORMA E’ LEGGE: 73% DIFFERENZIATA, RIUSO E TARIFFAZIONE PUNTUALE. BONACCINI IN AULA: “SPEGNEREMO GLI INCENERITORI”

Voto favorevole di Pd e Sel, astenuti M5s e AltraER, contrari Ln, Fdi-An e Fi. “Economia circolare e non consumo di risorse” – “Obiettivi condivisibili, perplessità sugli strumenti per centrarli”

Rifiuti, la riforma è legge. Con 26 voti a favore (Pd e Sel), 5 astenuti (M5s e Altra ER), e 10 contrari (Ln e Fdi-An), l’Assemblea legislativa regionale ha approvato il progetto di legge di iniziativa della Giunta che ha per titolo “Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata”. Viene così riformata la Legge regionale 31/1996.

(Ripetizione corretta: “Con 26 voti a favore (Pd e Sel), 5 astenuti (M5s e Altra ER), e 10 contrari (Ln e Fdi-An), l’Assemblea legislativa regionale ha approvato…”)

Gli obiettivi della nuova legge
Entro il 2020, si punta a ridurre la produzione pro capite dei rifiuti urbani dal 20 al 25% rispetto a quanto prodotto nel 2011; a minimizzare il quantitativo di rifiuto urbano conferito in discarica (meno di 150 chilogrammi annui per abitante); a raggiungere almeno il 73% di raccolta differenziata; a riciclare almeno il 70% di alcune materie (carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico). Il concetto chiave della nuova legislazione regionale sta nello slogan “chi inquina paga”. Si agisce sulla cosiddetta “ecotassa”, il tributo speciale per il conferimento in discarica, con un aumento del 20% che scatterà il 1^ gennaio 2017. Contestualmente, comincia il percorso che porterà alla “tariffazione puntuale”: entro il 2020 si pagherà in base all’effettivo servizio erogato (i rifiuti effettivamente conferiti) e non più in base ai metri quadri dell’abitazione o al numero dei componenti della famiglia. Il principale criterio di efficienza sul quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio, premiando i Comuni che invieranno meno rifiuti in discarica rispetto al dato medio regionale. Questo parametro sarà assunto anche per ripartire il fondo incentivante, tenendo conto degli “abitanti equivalenti” (oltre ai residenti, i cosiddetti city users). La disciplina dei sistema di raccolta dei rifiuti rimane prerogativa dei Comuni.

Le materie raccolte in modo differenziato dovranno essere conferite in impianti in grado di favorirne la massima valorizzazione economica e ambientale; la scelta di tali impianti andrà effettuata tramite gara pubblica. Fino al 31 dicembre 2019 il fondo di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti verrà destinato per metà a diminuire il costo del servizio di igiene urbana degli utenti dei Comuni che nell’anno precedente hanno prodotto quantitativi di rifiuti non inviati a riciclaggio inferiori al 70% della media regionale registrata, e per l’altra metà a ridurre i costi di avvio della raccolta porta a porta, o sistemi equipollenti, capaci di analoghi risultati di riduzione dei rifiuti non destinati a riciclaggio. Infine, si stabilisce che gli strumenti incentivanti previsti dalla nuova normativa prevedano premialità per le imprese che innovino il ciclo produttivo e prodotti per ridurre la produzione di rifiuti.

Bonaccini: “Spegneremo gli inceneritori”
Chiudendo il lungo dibattito in Aula, iniziato nel pomeriggio di ieri, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, ha detto che “questa legge non contiene promesse ma precisi impegni, su cui chi amministra verrà giudicato. Si tratta della legge più avanzata fra le Regioni italiane: altrove, ancora si discute sul dove aprire nuove discariche. L’autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti deriva da buone scelte fate nel passato- ha proseguito- e ha consentito di farsi carico anche delle difficoltà e delle emergenze di altre regioni”. Bonaccini ha poi chiarito che il “Piano rifiuti accoglierà alcune delle osservazioni critiche che sono state presentate”. Auspicando il voto favorevole del M5s, “che ha manifestato forte sintonia con gli obiettivi della Legge”, il presidente della Regione ha concluso con un preciso impegno: “Se la quota della raccolta differenziata posta in legge verrà raggiunta, si comincerà a spegnere, una alla volta, qualcuno degli 8 termovalorizzatori attualmente in funzione”.

Montalti (Pd), relatore di maggioranza: “Economia circolare e non consumo di risorse”
In precedenza, la relatrice di maggioranza, Lia Montalti (Pd), aveva espresso un “forte riconoscimento del lungo percorso democratico e partecipativo alla base di questa legge, nella convinzione che sia necessario adottare un sistema di incentivi e disincentivi, per mutare abitudini consolidate e conseguire concreti vantaggi per cittadini e imprese. Soprattutto- aveva sottolineato- questa legge pone un drastico cambiamento di ottica: l’economia circolare deve sostituire il consumo di risorse, se si vuole garantire uno sviluppo sostenibile, minimizzare gli sprechi, ridurre il numero di discariche e inceneritori. La massima responsabilizzazione dei cittadini potrà essere favorita dalla tariffazione puntuale”.

Bargi (Ln), relatore di minoranza: “Obiettivi condivisibili, perplessità sugli strumenti per centrarli”
Per il relatore di minoranza, Stefano Bargi (Ln), “gli obiettivi della legge sono condivisibili, ma sono forti le perplessità sulle scelte concrete, gli strumenti individuati per raggiungerli. La più evidente contraddizione- aveva affermato il consigliere- è fra l’aumento dell’ecotassa per lo smaltimento in discarico, che avverrà nel 2017, e la concreta introduzione della tariffazione puntuale, che molti Comuni non saranno in grado di garantire nemmeno nel 2020. Perciò, sarebbe stato opportuno introdurre meccanismi sperimentali, in Comuni campione, e intanto avere a disposizione uno studio dell’impatto economico di questa legge, in particolare con l’aumento dell’ecotassa, che già oggi è fra le più alte d’Italia”.

Sui 10 articoli del progetto di legge sono stati depositati 59 emendamenti, 5 gli ordini del giorno presentati e discussi (approvato solo quello della maggioranza)

(Segue il comunicato sul dibattito, gli emendamenti e gli ordini del giorno approvati)

(rg)

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