Parità, diritti e partecipazione

L’Assemblea: “Inaccettabili gli episodi violenti contro la comunità Lgbtqia+” 

L’Assemblea di viale Aldo Moro ha approvato una risoluzione del centrosinistra in merito ai recenti e ripetuti episodi di natura violenta ai danni della comunità Lgbtqia+, in particolare contro il circolo bolognese “Il Cassero”

“Mettere in campo azioni e interventi per evitare il ripetersi di violenze di natura omofoba a Bologna”.

A chiederlo è una risoluzione proposta da Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) e approvata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna con il voto favorevole di Pd, Avs, Civici con de Pascale e Movimento 5 Stelle. Nell’atto si menzionano i recenti e ripetuti episodi di natura violenta ai danni della comunità Lgbtqia+, in particolare nell’area del circolo bolognese il Cassero (con atti vandalici), “con anche – si specifica – l’aggressione nei confronti di una socia” sollecitando, quindi, azioni di sensibilizzazione sul tema della discriminazione di genere. I firmatari della risoluzione chiedono, poi, la piena applicazione della legge regionale contro le discriminazioni di genere.

La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri di maggioranza Vincenzo Paldino, Simona Larghetti, Marcella Zappaterra, Emma Petitti, Maria Laura Arduini, Francesco Critelli, Raffaele Donini, Niccolò Bosi, Maria Costi, Eleonora Proni, Paolo Calvano, Alice Parma, Luca Giovanni Quintavalla, Barbara Lori, Luca Sabattini, Anna Fornili, Ludovico Albasi, Elena Carletti, Ludovica Carla Ferrari, Simona Lembi, Andrea Massari, Paolo Burani, Gian Carlo Muzzarelli e Daniele Valbonesi.

È importante, spiega Giovanni Gordini “che ci sia integrazione fra le politiche educative, sociali, sanitarie e quelle del lavoro, affinché i diritti vengano non solo riconosciuti ma anche promossi fra i cittadini. L’aumento della violenza contro la comunità Lgbtqia+ è la conseguenza di un clima di odio sempre più diffuso in cui si cerca di alimentare la paura: è necessario fermare questa pericolosa deriva cui assistiamo nella città di Bologna”.

Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “occorre intervenire subito con atti concreti, questa risoluzione non porta da nessuna parte, grave che si dica che la legge regionale non venga applicata”.

Francesco Sassone (Fratelli d’Italia) sulla stessa linea: “Non c’è chiarezza sull’attuazione della legge regionale, con questa risoluzione la maggioranza si pulisce la coscienza ma non risolve nulla”.

Interviene, poi, Niccolò Bosi (Partito democratico): “Non sempre i diritti vengono garantiti equamente, spesso la comunità Lgbtqia+ viene presa di mira, dobbiamo isolare i comportamenti violenti, ogni persona ha il diritto di autodeterminarsi, per molti il Cassero è un punto di riferimento imprescindibile”.

Per Lorenzo Casadei (Movimento 5 stelle) “c’è un preoccupante aumento in Italia di episodi omofobi, almeno 4 mila all’anno, un dato allarmante, spesso non se ne parla, occorre fermare questa pericolosa deriva, serve promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione”.

Anche per Laura Maria Arduini (Partito democratico) “serve impegnarsi con forza contro le violenze e le discriminazioni, quello che è successo al Cassero dimostra che c’è ancora tanto da fare, l’80% delle persone Lgbtqia+ ha subito un episodio di violenza o discriminazione, ogni persona ha diritto alla propria autodeterminazione rispetto all’identità di genere, la legge regionale va in questa direzione, serve sensibilizzare sul rispetto delle differenze”.

Per Paolo Trande (Allenza verdi sinistra) “l’Assemblea ha il dovere di affrontare queste tematiche, i diritti di libertà dei cittadini, serve contrastare gli episodi come quelli che hanno coinvolto il Cassero”.

Per Vincenzo Paldino (Civici con de Pescale) “questa risoluzione è piena di significati, dovrebbe unire e non dividere, tutta l’aula dovrebbe manifestare solidarietà al Cassero”.

Interviene, poi, Paolo Calvano (Partito democratico): “Su questo tema l’aula è stata adempiente, siamo intervenuti due volte in maniera importante, oggi coinvolgiamo il governo regionale, la giunta attua le leggi, quello che è successo al Cassero ci fa capire che la questione è centrale, vogliamo prenderci le nostre responsabilità, queste violenze inaccettabili devono finire”.

Anche per Elena Carletti (Partito democratico) “è importante il posizionamento dell’Assemblea rispetto ai fatti che hanno interessato il Cassero, presidio a difesa dei diritti, ed è doveroso che le forze politiche si facciano argine contro l’odio, purtroppo l’Italia rispetto agli episodi omotransfobici è ai primi posti in Europa”.

Per Simona Lembi (Partito democratico) “è utile accendere i riflettori su queste tematiche, il Cassero è un riferimento a Bologna, questi ripetuti attacchi colpiscono non solo la comunità Lgbtqia+ ma più in generale la libertà di espressione. Condanniamo queste azioni intimidatorie ed esprimiamo piena solidarietà al Cassero”.

(Cristian Casali)

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