Riduzione del divario digitale, cablatura di quasi 3.000 scuole, interventi per la sicurezza digitale, identità digitale gratuita di Lepida, campus estivi per un’alfabetizzazione digitale.
La Commissione Statuto e Regolamento presieduta da Emma Petitti ha discusso e approvato il Bilancio 2025 della Regione Emilia-Romagna, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla digitalizzazione. Nel complesso il Bilancio 2025 è una manovra da 14,3 miliardi di euro. Con nuove entrate (aumento di Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari) e aumento di investimenti su settori come il welfare, il fondo non autosufficienza, la cura del territorio, il fondo per l’affitto, il trasporto pubblico locale.
“Interveniamo per ridurre il divario digitale e aiutare i territori più fragili”, spiega il relatore di maggioranza del Defr Ludovico Albasi (Pd), mentre quello di minoranza Priamo Bocchi (FdI) dice di apprezzare gli impegni su questo tema da parte della giunta, ma sottolinea anche le cose su cui la Regione deve cambiare passo: “Dobbiamo intervenire di più per l’Appennino e le aree interne, occorre anche tenere presente che per gli anziani la digitalizzazione può essere un ostacolo, vanno accompagnati. E’ poi importante -sottolinea Bocchi- intervenire per una reale semplificazione della burocrazia”.
Netto il relatore di maggioranza del Bilancio Fabrizio Castellari (Pd) per il quale “l’Agenda digitale e tutti gli altri interventi in materia di nuove tecnologie servono a ridurre le diseguaglianze tra i nostri territori”. “Apprezzo lo sforzo di questo programma e per primo dico che i risultati degli investimenti sulla digitalizzazione si vedono nel lungo periodo, però c’è ancora molto da fare”, sottolinea il relatore di minoranza Alessandro Aragona (FdI) a cui si fa eco l’altro relatore di minoranza, Francesco Sassone (FdI) per il quale “ci sono ancora troppi Comuni del nostro Appennino che non sono minimamente serviti sotto un profilo digitale”. Per Sassone ci sono, poi, due priorità: da un lato serve anche chiarezza sull’utilizzo che la Regione vuole fare dei dati digitali che acquisisce, non può essere come in Comune a Bologna che, con la promessa di benefit, si hanno forme di controllo sui cittadini, dall’altro nel Bilancio della Regione ci sono troppi crediti non riscossi per i quali vanno trovate soluzioni, anche sotto forma di cartolarizzazione.
Alle richieste dei consiglieri la giunta ha dato risposta attraverso l’assessore al Bilancio Davide Baruffi.
(Luca Molinari)