Sanità e welfare

SANITÀ. ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE IN FIERE E SAGRE, 411 CONTROLLI NEI PRIMI 8 MESI 2015. FOTI (FDI-AN): “UNA SU 4 NON RISPETTA I DETTAMI DI LEGGE”

I dati forniti in Aula dall’assessore alle Politiche per la salute, Venturi, rispondendo a una interpellanza del consigliere, che precisa: “Non intendo colpire un patrimonio storico, sociale, religioso e culturale, che comprende anche le feste di partito, ma le norme igienico-sanitarie vanno rispettate”

Da gennaio ad agosto 2015, su 5.408 attività di ristorazione in ambito di manifestazioni temporanee svoltesi sul territorio dell’Emilia-Romagna – fiere e sagre – sono stati effettuati 411 controlli da parte delle Ausl regionali: 26 attività sono risultate non conformi, 91 sono state le prescrizioni impartite, 2 le sanzioni amministrativeun sequestro.

È quanto ha riferito in Aula l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, in risposta ad una interpellanza presentata da Tommaso Foti (Fdi-An) per conoscere la situazione dei controlli sul territorio regionale su attività di somministrazione temporanea di alimenti. In proposito, l’assessore ha anche chiarito che le attività a carattere temporaneo “sono soggette alla regolamentazione in tema di sicurezza alimentare sulla tipologia di attività in questione, esiste tuttavia la difficoltà a pianificare efficacemente i controlli trattandosi di attività occasionali e temporanee di cui spesso si viene a conoscenza nell’imminenza dell’insediamento”.

“Dai dati che riguardano la nostra regione- ha commentato il consigliere- emerge un quadro notevole: una iniziativa su quattro non rispetterebbe i dettami di legge. La richiesta di informazioni- ha proseguito Foti – non intende colpire il patrimonio sociale, storico, religioso e culturale rappresentato da manifestazioni quali sagre e fiere, comprese anche le feste di partito, ma sottolineare l’importanza del rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie per evitare episodi come quello accaduto in Toscana la scorsa estate dove si sarebbe verificato un decesso per un’intossicazione da cibo somministrato a una Festa dell’Unità. In questo caso- ha concluso- sarebbe bastata una normale diligenza per evitare l’accaduto. Mi auguro che l’attività di controllo regionale continui con maggiore intensità”.

(is)

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