Nella seduta congiunta di oggi della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, e della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, è stato illustrato il progetto di legge d’iniziativa della Giunta “Norme di semplificazione della disciplina regionale in materia di demanio marittimo. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2002, n. 9”, composto da 9 articoli. Mirco Bagnari (Pd) è stato nominato relatore di maggioranza, mentre la nomina del relatore di minoranza è stata rimandata a causa del mancato accordo fra i Gruppi di opposizione, in particolare tra Ln, che propone Pompignoli, e M5s, che punta su Raffella Sensoli.
Con le modifiche alla legge regionale, ha affermato Andrea Corsini, assessore al Turismo e al commercio, ci si prefigge di “semplificare e rendere certi, alla luce del riordino istituzionale regionale, i procedimenti amministrativi connessi alla gestione del demanio marittimo da parte dei Comuni e di dare efficacia al distretto turistico balneare dell’Emilia-Romagna”. Infatti, gli obiettivi del distretto turistico “sono di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori che lo compongono, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alla semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.
Le novità più importanti contenute nel disegno di legge, oltre al trasferimento di competenze e funzioni ai Comuni, sono: lo strumento delle ordinanze di polizia amministrativa per regolamentare gli usi del demanio marittimo;l’inserimento, quale parte integrante, del piano dell’arenile nel Regolamento urbanistico e edilizio comunale (RUE), al fine di assicurare, senza soluzione di continuità, la possibilità di intervenire sull’arenile; l’istituzione della Cabina di regia regionale per il distretto turistico della costa, per garantire il coordinamento fra le istituzioni pubbliche coinvolte nell’attuazione della normativa in materia di distretto turistico balneare.
Tommaso Foti (Fdi-An), “per rendere concreta la semplificazione ed efficace l’applicazione”, ha suggerito “di specificare che il piano dell’arenile debba considerarsi un allegato del Regolamento urbanistico ed edilizio (RUE), come ad esempio il piano acustico, e non, viceversa, un insieme di articoli da aggiungere al testo del RUE, dilatandolo in modo disfunzionale”. Inoltre, ha chiesto “come sarà monitorato il funzionamento della Cabina di regia regionale per il distretto turistico della costa”. Corsini ha risposto che “la redazione del RUE è di competenza dei Comuni, anche se la Regione non mancherà di dare indicazioni, e che per il monitoraggio della Cabina di regia verrà istituito un nucleo di valutazione”.
Andrea Bertani (M5s) ha espresso preoccupazione “per la scelta di togliere dalla legge regionale ogni riferimento alla consultazione con gli enti locali, le istituzioni e i soggetti interessati alla gestione del demanio marittimo”, chiedendo anche “quale sia l’impatto della riforma sulle spiagge libere”. L’assessore ha confermato che “la fase della consultazione con gli enti locali e i soggetti portatori d’interesse, ancorché tolta dalla legge per esigenze di semplificazione, rimane inalterata”, rassicurando il consigliere “circa l’insussistenza di effetti sui tratti liberi dell’arenile derivanti dalla proposta di riforma del demanio marittimo”.
(lg)