Ambiente e territorio

TERRITORIO PIACENZA. MOVIMENTI FRANOSI A VERNASCA VICINO A CENTRO RACCOLTA RIFIUTI, FOTI (FDI-AN): “VERIFICHE PRIMA DI EROGARE IL CONTRIBUTO REGIONALE”

In una interrogazione alla Giunta, il consigliere ricorda come nel 2012 la Giunta comunale di Vernasca approvava il progetto preliminare per la realizzazione del centro di raccolta rifiuti urbani differenziati, poi costruito nel 2013. Ma già nel 2014 “si registravano alcuni movimenti franosi che coinvolgevano la strada di accesso e, successivamente, il lato a valle del piazzale sovrastante il centro di raccolta rifiuti”

Prima di procedere all’assegnazione del contributo di 60.000 euro al Comune piacentino di Vernasca, la Giunta “estragga copia sia della determinazione dirigenziale 73 (affidamento di un incarico professionale a un tecnico per la redazione di una relazione sulle cause del movimento franoso), sia delle risultanze conseguenti, al fine di accertare che il movimento franoso adiacente al centro di raccolta rifiuti comunale abbia avuto inizio realmente nell’ottobre del 2014”. E comunque, “disponga al riguardo verifiche, se non altro per riscontrare se l’area sulla quale è stato realizzato il centro fosse già classificata, prima della sua progettazione e quindi costruzione, come franosa dalla carta geologica regionale”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An) citando notizie stampa in cui si affermerebbe che “l’area su cui è stato realizzato il centro sarebbe, da tempo, interessata da frane”.

Con la delibera 12/2012, si legge nel documento, la Giunta comunale di Vernasca approvava il progetto preliminare per la realizzazione del centro di raccolta rifiuti urbani differenziati, poi costruito nel 2013, per un impegno di spesa di circa 176.000 euro. Ma già nel 2014, sottolinea il consigliere, “si registravano alcuni movimenti franosi che coinvolgevano la strada di accesso e, successivamente, il lato a valle del piazzale sovrastante il centro di raccolta rifiuti”.

Come rileva il capogruppo Fdi-An, nel piano della Protezione civile, riguardante le avversità atmosferiche dell’ottobre 2014, “veniva inserito anche ‘l’intervento di messa in sicurezza per il ripristino del movimento franoso che ha interessato l’area del centro di raccolta rifiuti’, ancorché non finanziato”. E con la determinazione 73/2015, chiude Foti, il responsabile del Servizio tecnico “affidava un ulteriore incarico professionale a un tecnico per la redazione di una relazione sulle cause del movimento franoso”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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