Un recente studio di Confartigianato Bologna ha evidenziato come “il proliferare di Sagre e Feste di partito stia comportando, nel tempo, una perdita considerevole in termini economici per il mondo della ristorazione”; nella sola provincia di Bologna, tale perdita sarebbe stimata nell’ordine di 7 milioni di euro. Il giro d’affari calcolato per le attività di ristorazione che si svolgono all’interno di sagre, manifestazioni e feste di partito si aggira, nella provincia di Bologna, tra i 18,6 e i 20,2 milioni di euro con una spesa media familiare di 29 euro. Analogo allarme rispetto agli effetti del giro d’affari legato a feste e sagre, è stato lanciato anche dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), secondo la quale in Emilia-Romagna questo mercato “parallelo” della ristorazione vale circa 400 milioni di euro, con una perdita di gettito per il settore della ristorazione di circa 54 milioni di euro.
Da queste premesse, Galeazzo Bignami, del gruppo Forza Italia, fa discendere una interrogazione alla Giunta, finalizzata a evidenziare il rischio di “concorrenza sleale”, per chiedere se e come la Regione abbia risposto o intenda rispondere alle esigenze della categoria dei ristoratori, “per mitigare la proliferazione delle feste e salvaguardare le vere ‘sagre’ che hanno la finalità di promuovere le eccellenze e le tipicità territoriali”.
Alla Giunta, Bignami chiede anche se ritenga sufficiente, come risposta al problema della proliferazione di feste e sagre, la modifica già apportata alla normativa regionale o non ritenga di dover ancora intervenire sotto il profilo normativo, oppure sollecitare “i Comuni a predisporre regolamenti maggiormente restrittivi che tutelino realmente la categoria dei ristoratori e degli esercenti pubblici”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)