Rispetto ai limiti alla circolazione disposti dal piano anti-smog ‘Liberiamo l’aria’, la Regione riveda “l’esclusione delle auto a benzina Euro 1 catalizzate, meno inquinanti rispetto ai diesel”, modifichi “le deroghe, ad oggi previste, ammettendo la possibilità di potere uscire e rientrare nelle aree precluse alla circolazione anche nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 18.30” e modifichi “la decisione con la quale viene previsto per il 2020 il blocco delle auto a gas inferiori a Euro 2”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An).
“Il piano ‘Liberiamo l’aria’ imposto ai cittadini dall’Emilia-Romagna- sottolinea il consigliere- appare, in fase di concreta applicazione, ancora più vessatorio di quanto potesse apparire a una prima sommaria lettura”. Le deroghe previste nell’apposito capitolo, aggiunge, “risultano favorire solo un ristretto numero di categorie, oltre a esonerare dal rispetto dei divieti il parco autobus delle aziende di trasporto pubblico locale”.
“I divieti di circolazione imposti ai veicoli Euro 3- evidenzia inoltre il capogruppo Fdi-An- sono il classico esempio di una Regione debole con i forti e forte con i deboli. Ma ancora più vessatorio appare il fatto che ai possessori di dette autovetture sia impedito persino di uscire tra le 8.30 e le 18.30”. Inoltre, conclude, “nel 2020 verranno bandite anche le auto a gas metano e gpl che non siano almeno Euro 2, il che legittima il sospetto che chi ha voluto detta prescrizione abbia poche e confuse conoscenze tecniche sulla differenza di inquinamento di un combustibile gassoso bruciato in una Euro 2 piuttosto che in una Euro 1”.
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(cr)