Sanità e welfare

SANITÀ. MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILE, AIMI (FI): “QUALI LE INIZIATIVE MESSE IN ATTO DALLA REGIONE PER CONTRASTARE QUESTA PRATICA INCIVILE?”

Interrogazione alla Giunta: “Nei consultori e nelle strutture sanitarie regionali è presente personale formato per fare fronte a tale problematica?”

“Quali le strategie messe in atto dalla Regione per il contrasto, la prevenzione e l’informazione circa le mutilazioni genitali femminili?”. Nei consultori e nelle strutture sanitarie regionali “è presente personale formato per fare fronte a tale problematica e sono state previste azioni di rilevazione del fenomeno?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Enrico Aimi (Fi).

“Il problema delle mutilazioni genitali femminili- sottolinea il consigliere-, una pratica incivile che in tutto il mondo coinvolge un numero elevatissimo di donne e bambine, investe pienamente anche il nostro Paese. Infatti, in Italia, secondo l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), ogni anno ci sono 30 mila donne e bambine a rischio infibulazione. Dato purtroppo in continuo aumento anche in considerazione della forte affluenza migratoria registrata in particolar modo negli ultimi tempi”. “L’Emilia-Romagna, infatti- conclude- è tra le regioni ai vertici della classifica nazionale per immigrazione di donne provenienti da Paesi in cui è praticata la mutilazione genitale femminile”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

Sanità e welfare