“Attivarsi per chiarire livelli di competenza e responsabilità dei professionisti coinvolti nell’attività dell’infermiere di famiglia e di comunità in maniera omogenea, da Piacenza a Rimini, in quanto oggi ogni Azienda ASL ha calato questa figura come meglio ha ritenuto, sulla base delle risorse economiche ed in termini di personale disponibile”.
Questa la sollecitazione alla giunta che i consiglieri di Rete Civica Marco Mastacchi (primo firmatario) ed Elena Ugolini consegnano ad una interrogazione in cui, specificando meglio, lamentano come “troppo spesso queste figure si sentono dentro ad un labirinto, dove i percorsi non sono completamente chiari a causa della sovrapposizione di competenze che generano zone grigie difficili da gestire”.
I consiglieri ricordano “le fratture causate dal COVID al SSR hanno messo in evidenza l’esigenza di agire sul livello infrastrutturale della rete relativa all’offerta sanitaria, che deve rispondere ad una evoluzione del modello assistenziale che sia in grado di rafforzare l’assistenza territoriale”. Ruolo cardine, quindi, per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri di famiglia e comunità a cui è affidata la responsabilità dell’assistenza territoriale che deve passare attraverso l’acquisizione di nuove competenze e nuovi modelli organizzativi.
Ricordando come l’infermiere di comunità “è stato attivato in diverse aree dell’Emilia Romagna, tra cui Ferrara, Rimini e Forlì, e sono stati già segnalati casi in cui alcuni infermieri di comunità hanno rinunciato al ruolo a causa della mancanza di chiarezza riguardo all’ambito di operatività, in quanto piuttosto che rimanere in una posizione poco definita e non funzionante hanno preferito lasciare il ruolo”, Mastacchi e Ugolini traggono il proprio atto ispettivo e in aggiunta alla sollecitazione principale, chiedono come l’esecutivo regionale “intenda attivarsi in termini di formazione e sviluppo delle competenze, al fine di determinare ruoli, responsabilità e valorizzazione economica coerente per i professionisti coinvolti.”
(Luca Boccaletti)