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ASSEMBLEA ER. APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2016: “PIU’ EFFICIENZA E PROMOZIONE LEGALITA’ E DIRITTI, RISPARMIATI 1,2 MILIONI RISPETTO AL 2014”

Costo complessivo dell’Ente a 31,2 milioni, sotto il tetto di spesa fissato. Tagli ai costi della politica, sulla logistica e dematerializzazione. Pagamento dei fornitori sotto i 30 giorni di legge. Pruccoli (Pd): “Manovra all’insegna della sobrietà”. Foti (Fdi-An): “Raschiato il fondo del barile”. Pompignoli (Ln): “Bene i risparmi, ma occorre più trasparenza”. Bertani (M5s): “Giunta chiarisca destinazione risparmi su indennità consiglieri e spese personale Gruppi”. Torri (Sel): “Apertura ai giovani e alla società civile”

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato il proprio bilancio di previsione per il 2016. Hanno votato a favore Pd, Sel, Ln e Fdi-An, mentre si è astenuto il gruppo M5s.

La manovra di bilancio, ha spiegato in Aula Giorgio Pruccoli (Pd), consigliere questore dell’Ufficio di Presidenza, “conferma l’impegno assunto all’inizio della legislatura di aumentare l’efficienza dell’Istituzione rafforzando, al contempo, l’azione di promozione della legalità e di contrasto alle Mafie, della partecipazione attiva, dei diritti, della memoria e dei servizi per la tutela di cittadini e consumatori (Difensore civico, Garante dei minori, Garante dei detenuti, Corecom)”. Il costo complessivo dell’Ente “viene livellato a 31, 2 milioni di euro, mantenendolo, quindi, sotto il tetto di spesa annuale di 32 milioni fissato nel bilancio 2015 approvato dall’Aula lo scorso aprile, che aveva recepito le misure di inizio legislatura sul taglio ai costi della politica”. Il costo dell’Assemblea legislativa, pertanto, “resta di 7 euro all’anno pro-capite per cittadino dell’Emilia-Romagna, al di sotto, quindi, dei 7,5, euro, soglia massima prevista dallal egge regionale sul funzionamento dell’Assemblea, il Testo unico che applica il principio dei costi standard”. Infine, “sono state confermate anche le azioni per una maggiore efficacia e razionalizzazione della spesa: risparmio sulla logistica (-15% canoni d’affitto e spese per arredi) e dematerializzazione delle procedure cartacee e dotazioni standard per uffici e strutture speciali (73 mila fogli stampati in meno, per un risparmio di 111 mila euro l’anno, e pagamenti dei fornitori portati sotto i 30 giorni previsti per legge)”.

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha espresso “apprezzamento per la razionalizzazione delle spese”, ma ha evidenziato alcune criticità, quali “la scarsa trasparenza della nuova impostazione del bilancio, peraltro dettata dalla legge, la mancanza di dettagli utili a valutare i programmi e le iniziative che si prevede di finanziare nel 2016 e, soprattutto, il trasferimento nel bilancio dell’Assemblea, da quello della Giunta, dei fondi (circa 400 mila euro) per il funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, organismo che andava abolito”.

Andrea Bertani (M5s) ha detto di apprezzare “i rilevanti tagli operati ai costi di gestione e alle spese di funzionamento dell’Istituzione”, ma ha criticato il fatto che “la Giunta non abbia ancora chiarito la destinazione dei risparmi sulle indennità dei consiglieri, sui fondi ai Gruppi e sul funzionamento degli organi assembleari e che non sia ancora ultimato il trasferimento in capo all’Assemblea legislativa dei fondi per il personale assegnato all’Istituzione, mentre, invece, sono stati celermente assegnati quelli per la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, la cui utilità sarà oggetto d’attenzione”.

Yuri Torri (Sel) ha evidenziato come “dalla manovra di bilancio si possano e si debbano trarre precise indicazioni politiche in merito alla scelta, improntata alla sobrietà, di perseguire con decisione e rigore il contenimento delle spese gestionali senza pregiudicare l’impegno all’apertura alla società civile e alla partecipazione, in particolare dei giovani (progetto conCittadini), impegno che è l’essenza democratica della nostra istituzione”.

Infine, Tommaso Foti (Fdi-An), anch’egli consigliere questore dell’Ufficio di Presidenza, ha affermato che “la nuova impostazione del bilancio, pur presentando qualche difficoltà iniziale di lettura, consentirà tecnicamente di tenere meglio monitorato l’andamento della spesa”. L’entità dei risparmi, “1,2 milioni rispetto al 2014, peraltro ottenuti senza fare ricorso all’avanzo di bilancio, sta a dimostrare che abbiamo raschiato il fondo del barile”. “Per quanto riguarda i programmi e le iniziative- ha concluso- passeranno al vaglio dell’Ufficio di Presidenza e in quella sede verranno analizzati nel dettaglio”.

(lg)

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