La giunta attui interventi, o ne solleciti l’adozione a livello nazionale, per evitare la chiusura di imprese nel settore strategico calzaturiero, per mantenerne i livelli di occupazione e salvaguardare le capacità artigianali.
Sono le richieste che arrivano dai consiglieri del Partito democratico Niccolò Bosi (primo firmatario), Fabrizio Castellari ed Eleonora Proni con una interrogazione rivolta alla giunta.
Dopo il caso de La Perla, evidenziano i firmatari, “sono di recente emerse altre situazioni di ricorso agli ammortizzatori sociali. A Imola, c’è il caso delle calzature di Amedeo Testoni, marchio storico fondato nel 1929 a Bologna, ora parte di Viva China, controllata dal gruppo di Li Ning, che ha acquisito il brand nel 2018. Anche se ormai da diversi anni è di proprietà cinese, mantiene il suo forte legame con le tecniche di costruzione sviluppate a Bologna: nella sede produttiva di Imola viene gestita la produzione della parte maschile, mentre quella femminile è stata affidata a un partner produttivo in Toscana”.
Richiamando la difficile situazione generale del settore a livello nazionale, i consiglieri sottolineano come anche “sul territorio regionale, da circa un anno e mezzo, si sta tentando di superare una fase certamente difficile, mantenendo i livelli occupazionali attraverso il ricorso a cassa integrazione e contratti di solidarietà, ma ora diverse aziende stanno ricorrendo a incentivazioni all’esodo perché non c’è alcuna certezza di ripresa”. “Quasi tutti i grandi marchi del distretto calzaturiero, Zanotti, Sergio Rossi, Casadei, Pollini, hanno messo in atto qualche forma di ammortizzatore sociale e sono pochi i casi di aziende che stanno lavorando a pieno regime – si legge ancora nell’atto ispettivo -. Si rischiano chiusure d’impresa e una soluzione potrebbe essere quella sperimentata nel corso del 2020, quando il settore ha retto grazie agli ammortizzatori che hanno permesso di non perdere i lavoratori e le competenze di cui dispongono”.
Alla luce di tale situazione, i firmatari chiedono un intervento della giunta volto “a sollecitare il potenziamento degli ammortizzatori in deroga per le PMI e la possibile moratoria sui contatori per le grandi imprese”, richiedendo “garanzie a sostegno dei livelli occupazionali, per tutte le lavoratrici e i lavoratori”. Infine, si chiede anche alla giunta “quali modalità si intendano utilizzare nella predisposizione dei bandi regionali a sostegno degli investimenti e dell’innovazione, nell’ottica di un rilancio della prospettiva industriale”.
(Brigida Miranda)
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