Adottare misure urgenti per la gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu). A tal fine la giunta solleciti il governo affinché il ministero dell’Ambiente gestisca il problema. La richiesta arriva dal Partito democratico che ha presentato un’interrogazione sottoscritta da Elena Carletti (prima firmataria), Anna Fornili, Niccolò Bosi, Fabrizio Castellari, Maria Costi, Maria Laura Arduini, Ludovica Carla Ferrari, Eleonora Proni, Valentina Ancarani, Andrea Costa.
“La gestione degli pneumatici -ha sottolineato Carletti- pone evidenti rischi sul piano ambientale, ricadute pesantissime sull’operatività di un fondamentale settore produttivo e di servizi nonché inaccettabili implicazioni fiscali ed etiche alla luce del corretto e regolare pagamento dei contributi per la gestione dei Pfu da parte di imprese e acquirenti finali.
“Il cambio delle gomme invernali ed estive -ha chiarito la consigliera- rappresenta il momento di maggiore criticità per gli operatori del settore (gommisti, rivenditori, artigiani), nei cui depositi, magazzini e piazzali sono ammassati gli pneumatici. Le organizzazioni imprenditoriali del settore hanno da tempo segnalato come ‘i gommisti si ritrovano con i piazzali pieni di pneumatici da smaltire e con il rischio di subire pesanti sanzioni da parte delle autorità di controllo per via delle numerose interruzioni del servizio da parte dei sistemi collettivi che hanno l’obbligo della raccolta (i Consorzi), malgrado le imprese e gli acquirenti finali paghino regolarmente la quota relativa al contributo per lo smaltimento’. Queste criticità appaiono particolarmente rilevanti in Emilia-Romagna, dove sono presenti molte imprese del settore e alti tassi di motorizzazione”.
Da qui l’atto ispettivo per sollecitare risposte dal ministero dell’Ambiente riguardo “alle azioni che ha intenzione di intraprendere a tale riguardo”.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)


