Governo locale e legalità

REGIONE. BILANCIO 2016, PROSEGUE ESAME MANOVRA IN COMMISSIONE BILANCIO

Bertani (M5s): “Il fondo di solidarietà si sta configurando come una misura assistenziale”. Boschini (Pd): “Niente connotazioni, valutiamone le concrete finalità”. Il giudizio dei Revisori dei conti reso pubblico il prossimo 9 dicembre

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha proseguito l’esame della manovra di bilancio per il 2016 della Regione. Relatori dei tre progetti di legge che compongono la manovra (bilancio, legge di stabilità regionale e collegato normativo) sono Roberto Poli (Pd) e Stefano Bargi (Ln), rispettivamente di maggioranza e di minoranza.

Stefano Bargi (Ln) ha chiesto “quando sarà disponibile il parere dei Revisori dei conti alla manovra di bilancio”. Un dirigente della Giunta ha risposto che “sarà reso pubblico il 9 dicembre prossimo”.

Andrea Bertani (M5s), in merito “al fondo di solidarietà”, ha evidenziato come “non solo nel bilancio per il 2016, ma anche in quello di programmazione per il 2017 e il 2018 siano stanziati 15 milioni rispetto ai 35 milioni pubblicizzati per il finanziamento del fondo”. Inoltre, ha rimarcato come “la scelta della Giunta di utilizzare risorse dei fondi strutturali e di investimento europei (Sie) per pagare gli stipendi dei dipendenti dei Centri per l’impiego anziché destinarle a finanziare il fondo di solidarietà con finalità di reinserimento lavorativo, in linea con quanto stanno facendo in altre Regioni, sia la conferma che il fondo di solidarietà ha valenza eminentemente assistenziale, a differenza del reddito di cittadinanza proposto dai 5Stelle”. Infine, il consigliere ha chiesto “quando entrerà in vigore l’obbligo di redazione del bilancio consolidato”.
L’assessore al Bilancio, Emma Pettiti, ha risposto che “per il 2016 sono stati accantonati 15 milioni perché l’avvio del fondo è previsto nel secondo semestre dell’anno, quando verosimilmente entrerà in vigore la legge regionale, ancora da scrivere, mentre per gli anni successivi, nell’attesa della conferma dello stanziamento definitivo del Governo e del varo della legge regionale, i 15 milioni sono stati riportati come pura cifra di riferimento”. Riguardo al fondo di solidarietà, ha spiegato che “in base all’accordo tra Regioni e Governo, un terzo dello stipendio dei dipendenti dei Centri per l’impiego (500 in Emilia-Romagna) deve essere pagato dalle Amministrazioni regionali e la scelta della Giunta di utilizzare per tale finalità risorse dei fondi strutturali Ue è slegata da come verrà finanziato il fondo di solidarietà”. Infine, un dirigente della Giunta ha confermato che “il bilancio consolidato entrerà in vigore nel 2017 a valere sul 2016”.

Giuseppe Boschini (Pd), replicando a Bertani, ha sottolineato come “l’utilizzo di risorse provenienti dai fondi strutturali Ue per finanziare parte del fondo di solidarietà esuli dalle finalità di impiego dei fondi Sie previste dalla programmazione operativa concordata dalla Regione in sede europea”, criticando la posizione politica del M5s “di connotare il fondo di solidarietà in termini più o meno assistenzialistici sulla base delle risorse impiegate o non impiegate per la sua costituzione, anziché valutarne le concrete finalità”.

(lg)

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