Ambiente e territorio

Marcello (FdI): fare chiarezza sulle regole per la caccia di storni e fringuelli

L’assessore Alessio Mammi rassicura e chiarisce la posizione della Regione

Fare chiarezza sulle regole per la caccia di storni e fringuelli. A chiederlo, in un’interrogazione, è Nicola Marcello (FdI) che ricorda come “a seguito delle sollecitazioni ricevute da alcune Regioni e dal Ministero competente a guida di Francesco Lollobrigida, dopo ben 18 anni, il responsabile del servizio per il coordinamento delle attività di fauna selvatica di Ispra ha autorizzato su scala nazionale il prelievo di 581.302 fringuelli e 230.242 storni, che sono entità relativamente piccole e che non creano un vero impatto futuro sulle quantità complessive delle due specie, considerato anche il recente dispositivo della giunta della Regione Emilia-Romagna circa il colombaccio molto più impattante”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’esecutivo regionale se “in Emilia Romagna sarà possibile cacciare in futuro il quantitativo concesso a riparto di storni e fringuelli alla pari di molte altre Regioni e nel rispetto di quanto sancito recentemente da Ispra e se verrà rispettato un calendario venatorio simile a quello di altre Regioni vicine sempre nel rispetto dei periodi fertili degli animali cacciati e dei limiti di sicurezza dalle civili abitazioni e dalle attività agricole coltivate”.

La risposta della giunta è affidata all’assessore alla caccia Alessio Mammi per il quale nel caso dello storno si stanno facendo le verifiche affinché non vi sia una sovrapposizione tra le varie misure in deroga annullando gli effetti delle une con quelli delle altre, mentre per il fringuello non c’è stata nessuna richiesta di deroga da parte delle associazioni venatorie.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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