Ambiente e territorio

RIFIUTI. TRATTAMENTO ‘RAEE’, INTERROGAZIONE TARUFFI (SEL) DOPO CASO ‘DISMECO’: “INCENTIVARLO NELL’AMBITO OTTIMALE”

Il consigliere chiede chiarimenti alla Giunta sui meccanismi di conferimento per il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici dopo che l’azienda di Marzabotto (Bo) ha messo in cassa integrazione ordinaria i 35 dipendenti

Dove vengono trattati i rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) raccolti dai Comuni emiliano-romagnoli attraverso il servizio integrato dei rifiuti urbani?

È quanto chiede Igor Taruffi (Sel) in una interrogazione alla Giunta dopo il caso dell’azienda Dismeco di Marzabotto (Bo) che, a seguito di un contenzioso “per eccessiva onerosità” con il consorzio che le conferiva i materiali da trattare, avrebbe subito il blocco delle forniture necessarie alla sua attività (circa il 50% del totale). Un blocco che avrebbe avuto come conseguenza la cassa integrazione ordinaria per i 35 dipendenti, mentre nel frattempo- segnala il consigliere- i rifiuti prima trattati nello stabilimento, circa 8000 elettrodomestici al mese, sarebbero stati reindirizzati dallo stesso consorzio ad altri impianti “prevalentemente non specializzati, ubicati in altre regioni”. Nel 2014, precisa Taruffi, in Emilia-Romagna sono stati raccolti 21 milioni e 918 mila chili di rifiuti elettrici ed elettronici, in leggero aumento rispetto al 2013 (+0,61%), ma ancora in calo rispetto a quanto avvenuto nel 2011 e nel 2012. La raccolta dei Raee, pari a 4,93 kg per abitante l’anno, rimane dunque ancora molto al di sotto dell’obiettivo (circa 7,5 kg/ab) che scatterà a partire dal prossimo gennaio.

Il consigliere domanda quindi in quali stabilimenti, di quali aziende e situati in quali comuni, vengano trattati i Raee raccolti dai Comuni emiliano-romagnoli e “se la Regione non ritenga che l’esportazione di Raee in impianti situati al di fuori dell’ambito ottimale non contraddica gli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti, oltre ad impedire- commenta- la crescita, nei nostri territori, di una sana filiera industriale di recupero delle materie dai rifiuti”. Da ultimo, Taruffi domanda se la Regione non ritenga che i contratti con i consorzi di produttori che forniscono il materiale alle aziende che trattano rifiuti debbano prevedere meccanismi di adeguamento ai reali prezzi di mercato delle materie.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(is)

 

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