Ambiente e territorio

DEMANIO MARITTIMO. IN COMMISSIONE POLITICHE ECONOMICHE VIA LIBERA ALLA RIFORMA

Il progetto di legge della Giunta di semplificazione della normativa regionale. Approvati due emendamenti del relatore di maggioranza, Mirco Bagnari (Pd), e due di Andrea Bertani (M5s)

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha licenziato il progetto di legge d’iniziativa della Giunta “Norme di semplificazione della disciplina regionale in materia di demanio marittimo. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2002, n. 9”, composto da 9 articoli, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Mirco Bagnari (Pd) e Massimiliano Pompignoli (Ln). Sono stati approvati due emendamenti presentati dal relatore di maggioranza e due presentati da Andrea Bertani (M5s), che ne aveva presentati complessivamente cinque.

Il primo emendamento, ha spiegato Bagnari (Pd), “introduce il termine di 180 giorni, dall’entrata in vigore della legge, entro il quale la Giunta, sentita la competente commissione assembleare, approva le direttive vincolanti per la disciplina degli usi del demanio marittimo con finalità turistico ricreative”, e inserisce “la competente autorità marittima, cioè la capitaneria di porto di riferimento”, fra i soggetti che devono rilasciare parere preventivo”. Un emendamento di Bertani (M5s), approvato dalla commissione, ha allargato “la platea dei soggetti cui è richiesto parere preventivo alle associazioni regionali della pesca e dell’acquacoltura, alle associazioni ambientaliste e degli enti parco territorialmente interessati”.

Il secondo emendamento a firma Bagnari ha ampliato “la composizione della Cabina di regia per il distretto turistico della costa all’assessore regionale competente in materia di sicurezza territoriale e alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale”. L’altro emendamento di Bertani approvato, ha esteso “l’inserimento nella Cabina di regia alle associazioni regionali della pesca e dell’acquacoltura, delle associazioni ambientaliste e degli enti parco territorialmente interessati e rende obbligatorio il confronto in seno alla stessa riguardo all’adozione delle proposte di natura normativa ed amministrativa che le competono”.

(lg)

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