Governo locale e legalità

REGIONE. SELEZIONE DIRIGENTI A TEMPO DETERMINATO, PICCININI (M5S): “NON È PROCEDURA RIVOLTA ALL’ESTERNO MA STABILIZZAZIONE DI ALCUNE FIGURE NEL MEDESIMO RUOLO”

La consigliera in una interrogazione: “I dirigenti individuati al termine delle procedure selettive definite con la deliberazione della Giunta regionale in materia saranno gli stessi oggi incaricati a seguito di una proroga, incaricati negli anni precedenti”

La Regione Emilia-Romagna dovrebbe indicare, per quanto riguarda la copertura di posizioni dirigenziali prevista dalla delibera di Giunta regionale ‘Direttiva per la procedura di assunzione di dirigenti con contratto a tempo determinato’, se “sia stata effettuata nella sua interezza la procedura di analisi delle professionalità interne definita dalla delibera e se i passaggi eventualmente svolti siano regolarmente tracciati e documentati”, in particolare per quanto riguarda la posizione corrispondente al servizio Qualità urbana e politiche abitative.

A chiederlo è Silvia Piccinini (M5s), in una interrogazione alla Giunta in cui rimarca come “la formulazione adottata dalla delibera indurrebbe a ritenere che la preliminare ricognizione fra i dirigenti interni sia stata svolta valutando le eventuali manifestazioni di interesse dei singoli e che nessuna di queste sia stata ritenuta idonea”; ma la delibera richiamata “non indica né nelle premesse né nel dispositivo che l’infruttuosità di tale ricognizione sia attribuibile all’insussistenza di una professionalità idonea, ma si dà semplicemente conto del fatto che ‘in riferimento alle richieste pervenute dai Direttori generali di riferimento non risulta possibile distogliere i dirigenti in servizio nelle medesime Direzioni dalle attività derivanti dagli incarichi in corso, né di procedere nell’immediato a riduzioni di posizioni dirigenziali mediante accorpamento con altre’”.

Piccinini solleva quindi dubbi su vari passaggi tecnici della delibera, in particolare “come possano essere valutati i titoli di soggetti con elevata esperienza professionale acquisita nelle libere professioni o nell’insegnamento, atteso che negli avvisi non risulta darsi conto di specifica valutazione di tali esperienze”; “come possa essere applicato il punteggio relativo alle valutazioni di risultato pregresse in precedenti esperienze dirigenziali o direttive con particolare riferimento alla gestione e realizzazione di obiettivi complessi nel caso di soggetti con elevata esperienza professionale provenienti dalle libere professioni o dalla docenza”; “perché sia accordata priorità al servizio eventualmente svolto prestato presso l’amministrazione regionale, posto che l’utilizzo di questo termine al singolare individua la sola Regione Emilia-Romagna e non le Regioni o Province autonome nel loro complesso”.

Secondo la consigliera, quindi, “sulla base della successione degli atti è facile immaginare che i dirigenti individuati al termine delle procedure selettive definite con gli avvisi indetti ai sensi della richiamata deliberazione della Giunta regionale saranno gli stessi oggi incaricati a seguito di una proroga, incaricati negli anni precedenti, molto spesso per almeno un decennio e in alcuni casi per quasi due decenni”: in poche parole quindi- conclude- “l’insieme di atti richiamato non corrisponde tanto a una procedura di selezione rivolta all’esterno per contratti a tempo determinato, ma ad una misura che comporta una stabilizzazione di fatto di alcune, limitate, figure, sempre nel medesimo ruolo”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(jf)

 

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