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LAVORO BOLOGNA. LAVORATORI RSA “SASSOCARDO” PORRETTA TERME, ASSESSORE BIANCHI: “COMPORTAMENTO NUOVA SOCIETÀ VIOLA LA LEGGE 190/2014”. TARUFFI (SEL): “COMPORTAMENTO INTOLLERABILE”

Interrogazione a risposta immediata in Aula dopo l’invito ai 28 dipendenti di firmare le dimissioni da un lavoro a tempo indeterminato per passare a una situazione precaria. L’assessore: “Già il ministero del Lavoro ha censurato chi artificiosamente vuole accedere ai benefici del Jobs Act”. il consigliere: “Inaccettabile, la Regione denunci queste situazioni”

“I comportamenti adottati nei confronti dei dipendenti dal nuovo assetto societario della Residenza per anziani Sassocardo di Porreta Terme (Bo), violano nella sostanza i principi contenuti nella legge 190/2014 finalizzati a promuovere una occupazione stabile. Pertanto, la Regione invita gli uffici competenti a promuovere specifiche azioni ispettive volte ad accertare e contrastare tali condotte da parte di imprese, nonché ad attivare specifici monitoraggi al fine di attivare ulteriori e più mirate iniziative di vigilanza”. È la risposta dell’assessore Patrizio Bianchi al consigliere Igor Taruffi (Sel), che aveva presentato una interrogazione alla Giunta sulla richiesta avanzata dai vertici della Rsa ai 28 lavoratori di firmare le dimissioni da un lavoro a tempo indeterminato per passare ad una situazione lavorativa più precaria.

“La situazione denunciata, come altri casi similari- ricorda Bianchi- è stata oggetto di una recente censura da parte del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che con circolare del 17 giugno 2015 ha censurato tali comportamenti finalizzati alla precostituzione artificiosa delle condizioni per poter accedere ai benefici previsti dalla recente normativa contenuta nel Jobs Act. La Regione non ha competenze sotto il profilo della vigilanza e contrasto del lavoro irregolare, comunque si impegna a dare segnalazioni alla Direzione territoriale competente, qualora il comportamento denunciato fosse accertato”. 

“È un comportamento intollerabile- ha detto Taruffi in sede di replica- la Regione denunci pubblicamente questa situazione”.

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