Governo locale e legalità

SICUREZZA. PROGETTO DI LEGGE ALLE CAMERE DELLA LEGA NORD SULL’AUTODIFESA, NO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

L’Aula approva un ordine del giorno della maggioranza per il non passaggio all’esame dell’articolato. Ln: “Aumentati in modo preoccupante furti e rapine, il Pd non dice quali sono le soluzioni da adottare”. Pd: “Il concetto di legittima difesa è già presente nel Codice penale e la sicurezza dei cittadini spetta agli organi dello Stato”. Fdi-An: “Sul non voto, interpretazione sbagliata del Regolamento dell’Assemblea”

L’Assemblea legislativa ha approvato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza – sì da Pd e Sel, contrari Ln, M5s, Fi e Fdi-An – per “il non passaggio all’esame degli articoli” del progetto di legge alle Camere presentato dalla Lega Nord, primo firmatario Fabio Rainieri, che puntava a “migliorare l’autodifesa e snellire le procedure autorizzatorie per dotarsi di strumenti sempre di autodifesa, comprese le armi da fuoco”.

Il progetto di legge, ha riferito in Aula il relatore Matteo Rancan (Ln), “parte dalla constatazione che negli ultimi anni sono aumentati in modo preoccupante, anche in Emilia e in Romagna, i furti e le rapine, sia nelle residenze private sia nelle attività commerciali e produttive”. I “cittadini si sentono sempre più soli contro delinquenti che non esitano a usare violenza, e sempre più spesso sono vittime di aggressioni e privazioni dei loro beni e diritti”. Massimiliano Pompignoli (Ln) ha accusato il Pd di “non dire quali sono le soluzioni che adotterebbe sul tema”. In Emilia-Romagna, ha aggiunto, “sono in aumento i furti, in particolare nelle province di Rimini e Ravenna, ma non esiste un piano adeguato sulla sicurezza”. “Alla Regione Emilia-Romagna- ha concluso- evidentemente non interessa la sicurezza dei nostri cittadini”. Fabio Rainieri (Ln) ha precisato che “nessuno vuole fare diventare i cittadini degli sceriffi, ma è sbagliato, come fa il Pd, non affrontare l’argomento sicurezza”. “Qui- ha concluso- non si fa il bene dei cittadini ma dei delinquenti”.

Per motivare la scelta del non passaggio all’esame dell’articolato, è intervenuto il consigliere Gian Luigi Molinari (Pd), che ha rimarcato come “la proposta fa leva sulle legittime paure diffuse all’interno dell’opinione pubblica per sancire un principio sbagliato: quello per cui i cittadini devono autodifendersi, anziché affidare la propria sicurezza agli organi preposti dallo Stato”. Il concetto di legittima difesa, ha specificato, “è già presente nel Codice penale”. Sulla diffusione delle armi, ha aggiunto che “non può che elevare il rischio di un salto di qualità all’interno del singolo episodio di violenza. Con questi provvedimenti- ha concluso- non si limita la microcriminalità”.

Al termine della discussione, Tommaso Foti (Fdi-An) ha affermato che “l’interpretazione dell’articolo 92 del regolamento interno dell’Assemblea legislativa su‘Ordini del giorno di non passaggio all’esame degli articoli’ è sbagliata”, chiedendo di effettuare una verifica.

(cr)

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