La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha approvato a maggioranza (contrari M5s, Ln, Fdi-An e Fi) il programma annuale delle attività 2016 di Ervet Spa (Ente regionale per la valorizzazione economica del territorio). Diciotto al momento gli interventi programmati, per complessivi 8.294.000 euro. Tra questi, tre interventi (385.000, 269.500 e 115.000 euro) sono previsti per l’attuazione delle attività di assistenza tecnica al Por Fesr 2014/2020, mediante prestazioni professionali e specialistiche per l’Asse 7. Altri tre interventi (769.500, 538.650 e 230.850 euro) sono finalizzati invece alle prestazioni professionali e specialistiche connesse alle azioni del programma operativo 2014/2020, obiettivo “investimenti a favore della crescita e occupazione”. Altri interventi, fra quelli programmati: il programma operativo regionale per l’attività di monitoraggio e assistenza in materia di opere e lavori pubblici e di servizi (250.000 euro); l’attuazione del Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile, attività di ricerca e sperimentazione nei campi delle diverse matrici ambientali (308.882 euro); l’attuazione della iniziativa europea per l’occupazione dei giovani (494.105 euro). 120.000 Euro sono poi finalizzati alle prestazioni professionali e specialistiche per l’attuazione di attività di assistenza tecnica e monitoraggio dei programmi di inserimento lavorativo dei disabili. Rimangono 1.328.000 euro su capitoli ancora da individuare a seguito del completamento della fase di valutazione e verifica della relativa copertura finanziaria da parte delle Direzioni/Servizi.
Raffaella Sensoli (M5s) ha espresso “molti dubbi sulla gestione dell’Ente: personale regionale e personale Ervet che svolge la stessa funzione e la stessa assistenza tecnica”, ha affermato. Anche per Stefano Bargi (Ln) “non convince la gestione dell’Ente. È una struttura molto costosa. Ci sono troppe consulenze e, soprattutto, contratti affidati a persone che lavorano già all’interno dell’Amministrazione”. Critico anche Tommaso Foti (Fdi-An). “Ci sono 188 contratti- ha rilevato il consigliere- che hanno una durata complessiva che supera i tre anni. Le possibili conseguenze: i contrattualizzati potranno essere trasformati in personale a tempo indeterminato”. Foti, infine, ha sollevato perplessità sulla possibilità “di modificare, senza sentire il parere dell’Assemblea legislativa, il 20% degli interventi”.
Rispetto al Programma annuale precedente, si legge nella relazione di accompagnamento, si segnalano “alcuni elementi di innovazione per l’attività della società”. In primo luogo, l’innovazione deriva dal fatto che la mission di Ervet è stata ridefinita e integrata con l’approvazione della legge 14/2014 (Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna), che oltre a riaffermare i compiti già precedentemente svolti dalla società in materia di sviluppo territoriale sostenibile, assistenza tecnica ai fondi strutturali e alla politica regionale unitaria, all’internazionalizzazione del sistema territoriale regionale, “ha inoltre evidenziato nuovi ruoli nel campo degli investimenti diretti esteri e degli accordi regionali di sviluppo, della finanza di progetto e degli appalti e nella realizzazione di osservatori e studi”. In secondo luogo, si segnala che la rideterminazione della mission della società con la legge 14/20014 teneva inoltre conto della decisione, sancita dalla medesima legge all’articolo 22, di procedere ad una fusione per incorporazione della società in house Nuova Quasco in Ervet, avvenuta nel corso del 2014 e pienamente operativa a partire dal 2015. “Vengono quindi in questo caso inserite nel Programma annuale 2016 fin dall’inizio le attività realizzate precedentemente da Nuova Quasco in un contesto più organico e integrato”.
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