Governo locale e legalità

SISMA. RIGENERARE E RIVITALIZZARE I CENTRI STORICI DI 24 COMUNI NELLE PROVINCE DI MODENA, FERRARA, BOLOGNA E REGGIO EMILIA: VIA LIBERA ASSEMBLEA ER A PIANO DA 23 MILIONI DI EURO

Approvato con il sì di tutti i Gruppi presenti l’Accordo di programma speciale d’area. 18 milioni di fondi regionali, 5 delle amministrazioni comunali

Con il voto favorevole di tutti i Gruppi presenti, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato l’Accordo di programma speciale d’area per la “rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma”.

Illustrato in Aula da Luca Sabattini (Pd), il provvedimento è stato poi sostenuto dal capogruppo della Ln, Alan Fabbri. Scopo di questo strumento di programmazione economico-finanziaria è procedere a interventi sui centri storici colpiti dal terremoto del 2012. La Regione investe proprie risorse, pari a 18 milioni di euro, garantendo un supporto tecnico ai 24 Comuni coinvolti. A loro volta, le amministrazioni comunali, che sono i soggetti attuatori degli interventi, si impegnano a stanziare risorse per un valore complessivo di altri 5 milioni di euro.

Piazze, portici, biblioteche, edifici di valore storico e arredo urbano sono i capitoli essenziali di questi progetti: verranno avviati iniziative dedicate a un sostanziale ripristino dei luoghi pubblici, utili anche ad accompagnare la ripresa delle attività economiche, dopo una fase segnata dall’abbandono o, peggio, dalla desertificazione dei centri storici, “secondo principi di coesione sociale e sostenibilità ambientale”.

Si tratta delle realtà più duramente colpite, quelle caratterizzate dalle cosiddette “zone rosse”; lo strumento dell’Accordo di programma è previsto dalla L.r. 30/1996, e la legislazione regionale prescrive accuratamente gli impegni finanziari e procedurali. Oltre al recupero di luoghi storici, si potrà procedere alla demolizione di opere incongrue e all’ammodernamento delle strutture della distribuzione commerciale.

Nel caso di economie di spesa realizzate in un intervento, il beneficiario potrà presentare ulteriori progetti, coerenti con l’Accordo di programma, ma per procedere occorrerà comunque il consenso unanime di tutti i soggetti firmatari. La Giunta, intervenuta nel dibattito con l’assessore Palma Costi, si impegna a garantire un monitoraggio puntuale sull’attuazione di questi progetti. Quanto all’effettiva capacità di spesa da parte dei Comuni, l’assessore alle Attività produttive ha ricordato l’emendamento approvato alla Legge di Stabilità che potrà consentirlo, dicendosi convinta che il 2016 sarà un anno di svolta negli investimenti pubblici nella zona colpita dal terremoto.

I 24 Comuni che hanno sottoscritto l’Accordo di programma speciale d’area su cui l’Assemblea legislativa ha espresso parere positivo sono:

Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Mirandola, Nonantola, Novi, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio e Soliera, in provincia di Modena;

Bondeno, Cento, Mirabello, Sant’Agostino e Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara;

Crevalcore e San Pietro in Casale, in provincia di Bologna;

Fabbrico, Luzzara, Reggiolo e Rolo, in provincia di Reggio Emilia.

Gli stanziamenti complessivi variano da un massimo di 2.050.000 euro (Soliera), 1.838.500 euro (Finale Emilia) e 1.731.000 (Carpi), a un minimo di 285.000 (Luzzara) e 280.000 (Camposanto).

(rg)

Governo locale e legalità