Scuola giovani e cultura

Sessione europea, Emilia-Romagna per contrasto al razzismo e cultura dei diritti

Discussione nelle commissioni Giovani e Diritti-Cultura. La relatrice di maggioranza Barbara Lori (Pd): “Vogliamo l’Europa dei diritti e l’Europa delle persone”. Il relatore di minoranza Ferdinando Pulitanò (FdI): “Bisogna affrontare e risolvere il tema della denatalità”

La Regione Emilia-Romagna prosegua nell’impegno concreto per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ e contro il razzismo. La richiesta è arrivata nel corso della commissione Scuola presieduta da Maria Costi e della commissione Diritti-Cultura presieduta da Elena Carletti riunite in sede congiunta per discutere i temi di propria competenza all’interno della Sessione europea 2025, ovvero il percorso per partecipare alla formazione e attuazione delle politiche dell’Unione europea. Tra gli impegni assunti dalle commissioni ci sono anche quelli relativi all’inclusione lavorativa e sociale delle persone diversamente abili, del contrasto alla diseguaglianza di genere e per la tutela delle fasce più fragili della popolazione.

“Naturalmente per noi è fondamentale che l’Unione europea si occupi anche dei diritti delle persone e quindi daremo il nostro contributo in questa fase affinché le politiche che rientrano nel nuovo programma della Commissione siano politiche attente ai diritti e ai bisogni di ogni fascia della popolazione. In questo quadro, naturalmente, pensiamo ai giovani, alla formazione, pensiamo alle persone più fragili, a partire dall’area delle disabilità, perché noi vogliamo l’Europa dei diritti e l’Europa delle persone. Naturalmente in questo programma ci sono anche tanti altri temi di cui discuteremo nelle prossime Commissioni. Abbiamo molto a cuore il tema della competitività e dell’innovazione che sta alla base della dell’interesse di un sistema produttivo come quello dell’Emilia Romagna fatto di piccole e medie imprese soprattutto di eccellenze”, spiega la relatrice di maggioranza Barbara Lori (Pd) per la quale “è fondamentale che l’Europa non rinunci a neanche 1 euro di quelli che sono i fondi strutturali destinati alle Regioni visto che sappiamo che la nostra Regione è particolarmente eccellente rispetto alla capacità di utilizzo di queste risorse. Per questo il nostro lavoro inizia in queste settimane, ma andrà avanti in tutto durante tutto l’anno in cui continueremo a seguire passo dopo passo i vari dossier che per noi sono prioritari. Fra questi un ultimo ma non ultimo il tema del diritto alla casa”.

Per il relatore di minoranza Ferdinando Pulitanò (FdI) “affronteremo il tema della lotta alle discriminazioni, qualsiasi essa sia, uno dei pilastri dell’Unione europea, affronteremo anche una questione di stretta attualità che è la lotta all’immigrazione clandestina, la difesa dei confini europei. Apprezziamo il cambio di impostazione della Commissione rispetto al passato. Finalmente anche la Commissione europea ha riconosciuto che i confini d’Italia sono i confini d’Europa e per questo motivo devono essere assolutamente tutelati e controllati. Occorre un maggiore impegno sul tema della denatalità che va affrontato e risolto perché determina il nostro futuro”.

La Relazione della Sessione europea cita alcuni esempi in cui la Regione Emilia-Romagna è già impegnata sui temi dei diritti e del contrasto a razzismo e discriminazioni: la celebrazione dell’80° anniversario del voto alle donne, l’individuazioni delle buone prassi per il contrasto e la prevenzione della violenza omo-lesbo-bitransfobica, la realizzazione di percorsi formativi “Il benessere delle persone LGBTQI+ nel sistema dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari della Regione Emilia-Romagna. Da ultimo, in data 25 febbraio 2025 la Regione Emilia-Romagna ha annunciato il primo progetto in Italia che coinvolge un’intera regione dedicato al turismo LGTBQ+, realizzato in collaborazione con Sonders and Beach Group, operatore specializzato nel mercato LGBTQ+ con sede a San Francisco e Milano. Si prevedono attività di formazione e sensibilizzazione dedicati agli operatori turistici, seguite dalla diffusione e adozione di politiche di Diversity & Inclusion, come protocolli e certificazioni riconosciuti dalla comunità del Turismo LGBTQ+ a livello nazionale e internazionale.

Per Fabrizio Castellari (Pd) “bisogna affrontare il tema dei giovani con particolare riferimento al tema della formazione. Tra i 30 e 34 anni hanno una laurea il 32 per cento delle persone, una media distante da quella europea che è del 44 per cento. Sulle politiche giovanili gli obiettivi sono tanti: uguaglianza di genere, l’idea delle comunità sempre più inclusive, il benessere psicofisico, impieghi anche nell’ambito rurale, un’occupazione di qualità e un’Europa sostenibile e verde. Sui diritti sociali è necessario mantenere una formazione permanente per avere un’occupazione di qualità e competenze che rispondano ai cambiamenti. Inoltre, bisogna colmare il tema della disparità di genere sui luoghi di lavoro, nonostante le laureate siano in numero superiore, il 42 per cento sono donne, contro il 23 per cento degli uomini, il gap permane. Infine, bisogna intervenire per contrastare l’abbandono scolastico precoce”.

Anna Fornili (Pd) ricorda come “il tema della disabilità e delle politiche inclusive, bisogna avere politiche dirette a sostegno dell’inclusione, la disabilità deve essere vista come un elemento di arricchimento, non ci possono essere barriere fisiche ma nemmeno culturali. Il tema della povertà, soprattutto del lavoro che ha delle ricadute significative per le famiglie, penso al lavoro povero e al gap di genere. Promuovere la genitorialità positiva, lavorando sul tema del welfare adeguato, per evitare che le donne debbano lasciare il lavoro. Serve un approccio integrato, dal tema della fertilità a politiche sociali interconnesse: il tema dei figli deve essere collettivo e non personale, per contrastare il calo demografico”.

Sulla stessa linea Ludovica Carla Ferrari (Pd): “Sulle competenze digitali siamo più consumatori che protagonisti, c’è un forte ritardo nella formazione scolastica, che non rispecchia il bisogno di competenze sul digitale. C’è una scuola che continua ad essere in bianco e nero rispetto a quello che succede fuori, il digitale non è da temere ma da comprendere”.

Niccolò Bosi (Pd) ricorda come “un elemento centrale sono gli stereotipi nei confronti delle persone Lgbt che portano a una grande difficoltà ad autodeterminarsi e vivere la propria affettività. Con l’emanazione della legge contro l’omotransfobia la Regione ha fatto dei passi avanti, ma la situazione della vita delle persone nelle piccole comunità è diversa che nelle grandi città. In Emilia-Romagna c’è un patrimonio importanti di associazioni, che va valorizzato. Bisogna supportare momenti formativi sull’affettività nelle scuole, spesso è un porto sicuro per chi in famiglia vive delle situazioni di incomprensione. Mentre per quanto riguarda le politiche contro il razzismo, è importante maturare la consapevolezza che non è l’origine etnica a qualificare la persona, spesso non viene data l’opportunità di sviluppare il potenziale a causa, anche in questo caso, di stereotipi”.

Lorenzo Casadei (Movimento 5 stelle) ricorda che “bisogna investire su sostenibilità ed ecologia, sono sempre più frequenti i fenomeni di migrazione ecologica. Inoltre, dobbiamo rivedere le politiche europee che sono state imposte senza accompagnare le imprese: ci sono crisi aziendali che non sono eventi isolati ma sintomo di un sistema malato. Sono manifestazione di un modello economico collaudato che genera precarietà e per questo genera ricadute negative sulle famiglie. Serve una riforma vera sulle regole comunitarie per le banche e le assicurazioni, per le grandi concentrazioni di capitale. Inoltre, lavoriamo per un Europa che rafforzi i diritti civili e sociali, che non appartengono a specifiche categorie ma a tutti: penso al pieno riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, che non valgono meno di altre, e penso al matrimonio egualitario come a un diritto”.

Alle osservazioni dei consiglieri risponde l’assessore Davide Baruffi per il quale “la formazione è una priorità assoluta e credo che possa cogliere bene alcune sottolineature poste in commissione. È importante il potenziamento delle politiche per l’autosufficienza, il sostegno della piena partecipazione rimane il faro. L’attenzione è anche sul tema della digitalizzazione, l’Emilia-Romagna è impegnata anche a livello nazionale su questo. Il tema del diritto alla casa è un altro elemento cruciale. Sull’inverno demografico, dobbiamo lavorare a tutti i livelli e costruire delle politiche di inclusione soddisfacenti. Il tema dell’attrazione dei talenti è un argomento armonico, sto girando a più riprese tutti i territori delle aree interne e non troviamo le persone da arruolare nella pubblica amministrazione, c’è un tema anche di riduzione della platea. Sul tema della coesione mi pare ci sia la necessità di aprirsi a un cambiamento, che sia efficace e funzionale. Inoltre, dobbiamo abituarci a passare da un controllo contabile delle risorse a una valutazione dell’impatto”.

 

(Giorgia Tisselli e Luca Molinari)

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