Scuola giovani e cultura

Intelligenza artificiale, una rivoluzione: il presidente di Cineca Ubertini al Tecnopolo

Prosegue l’impegno dell’Assemblea legislativa nel promuovere, fra le giovani generazioni, la conoscenza dell’intelligenza artificiale e delle sue opportunità per il mondo del lavoro. Ubertini, presidente Cineca: “Grazie all’Intelligenza artificiale avremo più strumenti per liberare la creatività ed esercitare lo spirito critico. Le tecnologie, però, vanno governate, non subite”

In un contesto lavorativo in rapida evoluzione, l’intelligenza artificiale può rappresentare un ponte verso il futuro, con le sue sfide ma anche con le sue numerose opportunità applicative in ogni settore. Se ne è parlato nel corso dell’incontro “Intelligenza artificiale e…futuro”, svoltosi oggi nella sede del Tecnopolo di Bologna. Si tratta del terzo appuntamento del ciclo di incontri promossi dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con Cineca, rivolti a studenti e studentesse degli istituti superiori della regione.

L’intervento principale è stato riservato al presidente di Cineca, professor  Francesco Ubertini che, con la sua esperienza maturata nel mondo accademico e della ricerca, ha guidato gli studenti alla scoperta delle professioni del futuro, nel settore del supercalcolo e dell’intelligenza artificiale.

“I supercalcolatori sono i motori della rivoluzione tecnologica in atto e l’Italia è il terzo Paese al mondo per questo tipo di infrastrutture, dopo Stati Uniti e Giappone – ha spiegato Ubertini -. E quando i dati saranno aggiornati, in autunno, risulteremo secondi. Questa è una rivoluzione che sta avvenendo a una velocità senza precedenti: quelle del passato si sviluppavano nell’ordine dei 100 anni e ciò permetteva alle società di adattarsi. La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo sta avvenendo in modo molto più rapido, in tempi minori della vita lavorativa delle persone: malgrado questa velocità, siamo solo agli inizi. Tutto questo ha delle implicazioni e porta a chiederci se siamo pronti”. E poi il messaggio rivolto agli studenti: “Un tempo si diceva ‘se non studi vai a lavorare’, oggi quel detto lo riformulerei con ‘se studi vai a lavorare’. Bisogna continuare a studiare, anche dopo il periodo formativo iniziale. E bisogna avere coraggio, curiosità, determinazione senza lasciarsi spaventare dalle incertezze”.

Ubertini ha sottolineato le molte opportunità delle nuove tecnologie, sostenendo che in futuro “si avranno più strumenti per liberare la creatività ed esercitare lo spirito critico”. “Ma – avverte – ci sono anche pericoli: le tecnologie dobbiamo governarle e non subirle. Non penso che in futuro saranno tutti informatici: ma la differenza, in tutte le professioni, sarà nella capacità di sfruttare le opportunità della tecnologia”.

Infine, Daniele Ottaviani, responsabile di Quantum computing del consorzio Cineca, ha evidenziato l’importanza che i computer quantistici avranno per aumentare esponenzialmente la potenza di calcolo, annunciando l’installazione di due computer quantistici al Tecnopolo che lavoreranno in sinergia con il supercomputer Leonardo.

Finora negli incontri promossi dall’Assemblea legislativa sono stati 700 i partecipanti, fra studenti e studentesse, e 22 gli istituti di istruzione superiore coinvolti : nove da Bologna e provincia (IIS Aldini-Valeriani, IPSAS Aldrovandi-Rubbiani, IIS Rosa Luxemburg, liceo Laura Bassi, liceo Artistico Arcangeli, liceo Copernico, Spring Hill College, IIS Alberghetti di Imola, IIS Mattei di San Lazzaro), due dalla provincia di Forlì-Cesena (liceo linguistico Alpi e liceo Monti), tre da Ferrara (IIS Einaudi, IIS Copernico, ITE Bachelet), due da Modena e provincia (IIS Selmi, IIS Paradisi di Vignola), uno dalla provincia di Parma (Istituto Berenini di Fidenza), uno dalla provincia di Ravenna (ITIP Bucci di Faenza), quattro da Reggio Emilia e provincia (Istituto comprensivo di Cadelbosco Sopra, IIS Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo Monti, IPSSS Galvani-Lodi, IIS Motti).

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(Brigida Miranda)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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