Sanità e welfare

Pestelli (FdI): “Sostenere le attività di ricerca dell’Irst di Meldola”

Con l’atto ispettivo il consigliere chiede chiarezza sul futuro dell’Irst “che è patrimonio del territorio e va difeso nell’interesse dei pazienti e di tutti coloro che hanno bisogno che la ricerca sul tema oncologico progredisca”.

La Regione dica se l’Irst “Dino Amadori” di Meldola procederà ad un blocco o ad una razionalizzazione del turnover dei dipendenti impiegati nella ricerca scientifica. Inoltre, faccia chiarezza sui progetti di integrazione con il mondo universitario e accademico annunciati a mezzo stampa e dica in che modo intenda sostenere l’attività di ricerca scientifica, anche alla luce della qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in capo al centro.

A chiederlo, con un’interrogazione rivolta alla giunta, è il consigliere di Fratelli d’Italia Luca Pestelli. 

“L’importanza della struttura per la Romagna e per il sistema sanitario regionale e nazionale e il suo radicamento sul territorio rendono la difesa dell’Irst una vera e propria priorità politica – spiega Pestelli -. Le preoccupazioni, condivise da cittadini e dipendenti della struttura sul futuro dell’Irst, hanno riguardato anche il tema della ricerca scientifica. In tal senso, le notizie e le indiscrezioni su un potenziale blocco del turnover sembrano poter minare le future potenzialità della struttura stessa in questo campo”.

“La collaborazione con il mondo accademico rappresenta una circostanza positiva – prosegue il consigliere -. E’ necessario però che il rapporto tra la struttura e l’ambito universitario sia biunivoco e venga garantita la dignità del centro, oltre alla qualità delle attività di ricerca, anche e soprattutto a garanzia della professionalità che hanno sempre dimostrato i dipendenti”.

Da qui l’interrogazione alla giunta per chiedere chiarezza sul futuro dell’Irst “che è patrimonio del territorio e va difeso, prima di tutto nell’interesse dei pazienti e di tutti coloro che hanno bisogno che la ricerca sul tema oncologico progredisca”, conclude Pestelli.

(Brigida Miranda)

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