Introdurre in Emilia-Romagna l’iniziativa “Adozione lavorativa a distanza” per migliorare l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità complesse e quindi con difficoltà di inserimento. È la proposta di Marco Mastacchi (Rete Civica) che ha presentato un’interrogazione sottolineando che “l’Adozione lavorativa a distanza è un’azione di politica attiva che contribuisce al contenimento della spesa sociale e da cui la comunità locale trae beneficio”.
“Attraverso questo strumento -ha spiegato il consigliere- tutti i soggetti coinvolti (azienda soggetta agli obblighi della legge 68/1999, Servizio collocamento disabili, impresa ospitante, persona disabile e servizi socio-sanitari) collaborano per realizzare un progetto inclusivo personalizzato. L’impresa stipula una convenzione e sottoscrive un ‘Patto di Adozione lavorativa a distanza’ in cui si impegna a sostenere economicamente l’integrazione di uno o più lavoratori disabili. Il contributo economico viene utilizzato per la presa in carico di una persona disabile iscritta nelle liste del collocamento mirato, per la ricerca di un contesto di inserimento adeguato, per gli adempimenti amministrativi e assicurativi, per le azioni di tutoraggio e per la borsa lavoro a favore della persona adottata. Questa esperienza è stata positivamente attivata in provincia di Lecco per oltre 400 persone”.
Per questi motivi Mastacchi ha presentato l’atto ispettivo chiedendo che, “in vista della prossima Conferenza sull’inclusione lavorativa, analogo progetto venga replicato anche nella nostra regione, al fine di offrire un sostegno concreto alle persone con disabilità complesse”.
(Lucia Paci)
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