Chiedere al governo di estendere l’incremento del fondo per il salario accessorio a tutti gli Enti Locali, incluse le Unioni dei Comuni e gli altri enti attualmente esclusi, ristabilendo un principio di equità retributiva e valorizzazione uniforme del personale pubblico.
A chiederlo, in una risoluzione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che ricorda come “con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto legge 25 del 2025 Comuni, Province e Città metropolitane potranno incrementare l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al finanziamento del salario accessorio del personale non dirigente in deroga al limite di spesa attualmente in vigore: il recente Decreto P.A. ha previsto un incremento fino al 48% del fondo per il salario accessorio per il personale degli enti locali, ma ha escluso da tale beneficio il personale dipendente delle Camere di commercio, Unioni di comuni, Comunità montane e consorzi (senza dimenticare, poi, dirigenti e segretari comunali e provinciali, anch’essi esclusi dagli aumenti)”.
Da qui la richiesta alla giunta “di farsi promotrice, in tutte le sedi istituzionali competenti, comprese le interlocuzioni con il Governo e nell’ambito del confronto tra Stato e Regioni, di ogni iniziativa utile affinché, nel primo provvedimento legislativo disponibile, venga inserita una norma che estenda l’incremento del fondo per il salario accessorio a tutti gli Enti Locali, incluse le Unioni dei Comuni e gli altri enti attualmente esclusi, ristabilendo così un principio di equità retributiva e valorizzazione uniforme del personale pubblico”.
(Luca Molinari)



