Ambiente e territorio

LUOGHI DI CULTO. ILLUSTRATI IN COMMISSIONE I PROGETTI DI LEGGE FOTI (FDI-AN) E BIGNAMI (FI): “NO A CAMBI D’USO SENZA MODIFICHE URBANISTICHE – “OPERARE NEL RISPETTO DELLA LEGALITA'”

Ma l’iter legislativo viene sospeso in attesa di un chiarimento sull’annunciata riforma della L.r. 20/2000 sulla ‘Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio’

La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha proceduto all’esame di due progetti di legge di iniziativa dei consiglieri Galeazzo Bignami (Fi) e Tommaso Foti (Fdi-An), a suo tempo nominati relatori dei rispettivi atti. Il primo ha per titolo “Modifica della L.R. 20 del 2000, Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, il secondo “Modifica di norme delle leggi regionali 9 dicembre 2002, n. 34, e 24 marzo 2000, n. 20”. I due progetti pongono la questione di costruzioni utilizzate per attività diverse da quelle per le quali sono state autorizzate, contraddicendo nei fatti la programmazione urbanistica dei Comuni. In particolare quando tali variazioni portano al cambio d’uso di stabili poi utilizzati come luoghi di culto, in assenza delle necessarie variazioni urbanistiche.

Entrambi i proponenti hanno detto di valutare positivamente l’abbinamento del futuro iter legislativo, ponendo la questione dei tempi in cui la Giunta procederà all’annunciata riforma della legge di “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”. La presidente Rontini ha ricordato l’impegno assunto pubblicamente dall’assessore Donini di presentare la riforma entro settembre; nel frattempo, si è stabilito di congelare i due progetti di legge, valutando insieme ai relatori come procedere nei prossimi mesi.

Illustrando gli obiettivi della sua proposta, Foti (Fdi-An) ha detto che si tratta “di agire contro le interpretazioni forzate e strumentali della legislazione a favore delle associazioni di promozione sociale”. In particolare, “occorre porre fine alla pratica di cambiare destinazione d’uso a locali pubblici o privati adibiti a centri culturali, per trasformarli in luoghi di culto, in assenza di modifiche ai piani urbanistici comunali”. Il consigliere ha ricordato che ci sono stati diversi casi di rilascio di titoli abitativi “finalizzati alla costruzione di luoghi destinati al culto senza che le aree interessate presentassero una destinazione urbanistica omogenea a questo uso”; e ha richiamato la sentenza 281/2013 del Consiglio di Stato, che a suo parere va nella stessa direzione della sua proposta legislativa.

A sua volta, Bignami (Fi) ha posto l’accento “sul paradosso che penalizza le religioni che intrattengono rapporti formali con lo Stato, sulla base di intese con le relative rappresentanze”, rispetto a quelle che lo evitano, e “in particolare la religione islamica. Non si tratta, dunque, di negare alcuna libertà religiosa, prevista dall’articolo 8 della Costituzione, ma di trovare le forme affinché si possa legiferare equamente e ogni confessione religiosa operi nel pieno rispetto del principio di legalità”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(rg)

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