Infrastrutture e trasporti

TRENI. L’ASSEMBLEA: ‘IL TRASPORTO BICI SIA GRATUITO E VI SIANO ADEGUATE CONNESSIONI TRA STAZIONI E PERCORSI CICLABILI’

La commissione Mobilità approva a larga maggioranza una risoluzione del Pd sulla intermodalità treno-bici: sì anche da Sel, Ln, M5s, astensione per Fdi-An. Via libera anche a quattro emendamenti, due a firma del M5s e due del Gruppo Pd. I tecnici dell’assessorato: 20.000 biglietti nel 2015, servizio utilizzato al 10% delle possibilità

“Verificare la possibilità di rendere gratuito il trasporto bici su treno, anche attraverso azioni sperimentali destinate in particolare ai pendolari e ai ciclisti urbani”, “incoraggiare le amministrazioni comunali affinché dentro i Piani urbani di mobilità sostenibile sia prevista la realizzazione di un’adeguata connessione fra le stazioni e i percorsi ciclabili” e, infine, “intensificare tutte le azioni di comunicazione e informazione, così da dare la massima diffusione alle buone pratiche di incentivazione della mobilità sostenibile”: sono queste le principali richieste alla Giunta contenuta in una risoluzione del Gruppo Pd, prima firmataria Lia Montalti, approvata dalla commissione Territorio, ambiente, mobilità presieduta da Manuela Rontini.

Hanno espresso parere favorevole al documento Pd, Ln, M5s e Sel, astensione per Fdi-An. Sono stati approvati anche quattro emendamenti, due a firma del Gruppo M5s, uno della presidente Rontini e uno della prima firmataria, Montalti, mentre altre quattro proposte di modifica presentate dal M5s sono state respinte.

“Con il protocollo sottoscritto da questo ente con le associazioni di ciclisti abbiamo messo in campo una strategia fino al 2020, con l’obiettivo di raggiungere il 15% di cittadini che utilizzano le due ruote come mezzo di trasporto rispetto all’attuale 10%- ha spiegato Montalti (Pd)-. Ci siamo allora chiesti quali fossero i mezzi e gli strumenti più adatti per agevolare questa scelta quotidiana, e tra i primi abbiamo pensato a rendere gratuito il trasporto della bici sui treni e anche un ragionamento sui collegamenti tra stazioni e piste ciclabili”.

Gianluca Sassi (M5s), illustrando gli emendamenti presentati dal suo gruppo, ha sottolineato che “non ovunque le amministrazioni hanno la sensibilità necessaria al problema per realizzare una reale rete di intermodalità”. Inoltre, ha rimarcato, “molti mezzi sono carenti della rampa per disabili, la cui presenza rende più semplice anche il trasporto della bici”.

Gabriele Delmonte (Ln), anticipando il parere favorevole del suo Gruppo all’atto, ha però ricordato che “già a inizio 2015 avevamo chiesto alla Giunta le sue intenzioni sul trasporto bici in treno, e l’assessore Donini era stato chiarissimo, parlando di ‘non gratuità’ ma di ‘incentivi con razionalità’”. Secondo il consigliere, poi, “è difficile che una risoluzione così piena di ‘se’ e di ‘ma’ possa cambiare qualcosa”.
Anche il collega di partito Marco Pettazzoni (Ln) ha sollevato dubbi “sulla direzione che si vuole intraprendere, si vogliono aumentare i convogli per il trasporto bici quando la richiesta è un decimo dell’offerta, c’è confusione anche all’interno della stessa maggioranza tra Giunta e Gruppo assembleare”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha invitato sia a “non caricare uno strumento di pianificazione come il Pums di contenuti maggiori di quelli che può contenere” sia a “valutare attentamente le sperimentazioni su treni già sovraffollati e pensare invece inizialmente a campagne promozionali”.

Dopo l’intervento dei tecnici dell’assessorato competente, che avevano anticipato la loro posizione secondo cui “non riteniamo fondamentale un approccio gratuito generalizzato, sia per il sottoutilizzo attuale dello strumento – nel 2015 sono stati infatti emessi 20.000 biglietti per il trasporto bici nonostante due treni su tre abbiano questa possibilità, per una stima quindi di 300 viaggi a fronte di 3000 possibili – sia perché le bici limitano i posti dei passeggeri e allungano i tempi nelle stazioni”, Katia Tarasconi (Pd) ha preso la parola per specificare che “il nostro Gruppo ritiene si debba andare verso un maggiore utilizzo dell’intermodalità e proprio per questo stiamo chiedendo all’assessorato di verificare e sperimentare soluzioni, se poi non porteranno ad esiti allora ci faremo delle domande: sappiamo che ora l’esigenza è di pochi, ma lo spirito della risoluzione è proprio quella di creare questa esigenza anche per ragioni di sostenibilità ambientale”.
Anche la proponente Montalti ha ribadito ai tecnici che “come rappresentanti dei cittadini facciamo proposte consapevoli della situazione, le azioni non fruite non sono necessariamente sbagliate, a volte sono solo comunicate male”. Allo stesso modo, la presidente Rontini ha sottolineato che “ci sono volontà politica e mezzi economici per avviare queste sperimentazioni”.

(jf)

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