Mantenere e rafforzare gli sportelli bancari nei comuni dell’Appennino e nelle are fragili dell’Emilia-Romagna.
A chiederlo, in una risoluzione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che ricorda come “la presenza di servizi bancari rappresenta una condizione imprescindibile per garantire la permanenza delle comunità nei territori, sostenere l’economia locale, favorire l’inclusione finanziaria e assicurare pari opportunità di accesso ai diritti di cittadinanza: la progressiva desertificazione bancaria, culminata recentemente con la chiusura della filiale di Intesa Sanpaolo a Pian del Voglio e una nuova imminente chiusura di uno sportello il 21 giugno prossimo a Monghidoro, rappresenta un ulteriore e preoccupante segnale di arretramento dei servizi essenziali nelle aree interne”.
Per Mastacchi “questa dinamica rischia di ampliare in modo strutturale e irreversibile il divario tra aree urbane e territori periferici, compromettendo la coesione territoriale e sociale del Paese e minando i principi di equità e inclusione che devono guidare l’azione pubblica”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Regione a promuovere, in sede di Conferenza Stato-Regioni e verso il governo, l’adozione di misure urgenti e coordinate per il mantenimento e il rafforzamento dei servizi bancari nei Comuni montani, rurali e delle aree interne, anche attraverso l’introduzione di strumenti normativi che impediscano la chiusura indiscriminata di sportelli fisici e sportelli automatici, riconoscendo la funzione pubblica e sociale che tali presidi svolgono nei territori più fragili.
Mastacchi chiede, inoltre, alla giunta di rafforzare il confronto con gli istituti di credito per individuare soluzioni condivise per garantire la continuità dei servizi bancari fisici e a sostenere e incentivare, anche attraverso misure di fiscalità agevolata e l’utilizzo di fondi europei e nazionali, l’apertura di nuovi sportelli da parte di operatori bancari a vocazione territoriale, valorizzando il loro ruolo di presidio economico e sociale e coinvolgendo attivamente le rappresentanze delle imprese, dei lavoratori, degli enti locali e delle comunità montane”.
(Luca Molinari)



