A Bologna, a un giovane giunto al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore per una forte colica sarebbe stato somministrato un antidolorifico da un infermiere, il paziente “si sarebbe poi addormentato”, perdendo la chiamata per la visita e quindi “la priorità acquisita in relazione alla sua situazione fisica”.
Lo segnala il consigliere Galeazzo Bignami (Fi), in una interrogazione rivolta alla Giunta, dove cita “l’insieme delle procedure (definito triage) che consentono di gestire l’afflusso di persone al pronto soccorso, dividendole in base all’urgenza assistenziale”, e specifica che l’infermiere che aveva somministrato l’antidolorifico non si sarebbe ricordato del paziente in attesa. In questo caso, spiega il consigliere, “nonostante la prima accoglienza e l’eventuale attenuazione del dolore dovuta all’antidolorifico”, sembra che il personale infermieristico non abbia “valutato l’evoluzione della situazione clinica” del giovane.
Considerando quindi le “Linee guida per la corretta effettuazione del triage nei pronto soccorso dell’Emilia-Romagna” e ricordando che “i sistemi di triage” servono a “espletare le primarie funzioni di accoglienza degli utenti, identificazione e riconoscimento delle priorità di accesso alle prestazioni, determinazione dell’area di trattamento più idonea, regolamentazione del flusso dei pazienti che accedono al pronto soccorso, valutazione continua e rivalutazione dei pazienti in attesa”, Bignami chiede alla Giunta di verificare se all’interno dei pronto soccorso del territorio regionale siano applicate correttamente queste “Linee guida”, se i protocolli per il trattamento del dolore, nei servizi di pronto soccorso, siano adeguati e se sia previsto un progetto per migliorare le procedure di accoglienza e di gestione del trattamento del dolore dei pazienti.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)