Assemblea

REGIONE. IN COMMISSIONE NOMINA NUOVI DIRETTORI GENERALI: “NUOVO MODELLO SENZA INTACCARE L’EFFICIENZA” – “MANCATA ROTAZIONE, COME AVVERRÀ IL RICAMBIO?”

Dopo la riorganizzazione che ha ridotto da 10 a 5 le direzioni generali, l’assessore Petitti annuncia i neo-incaricati: “Risparmi per 36 milioni in 4 anni”. Pd: “Snellimento funzionale a una legislatura che ha obiettivi costituenti”; M5s: “Confermati 3 su 5”; Fdi-An: “Verranno banditi nuovi concorsi?”; Ln: “In che misura i risparmi interessano le strutture?”

L’assessore al Bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità, Emma Petitti, ha svolto una informativa in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, sull’affidamento degli incarichi di direttore generale della Giunta regionale in seguito alla riorganizzazione dell’Ente che ha portato da dieci a cinque le direzioni generali della Regione.

Gli incarichi di direttore generale, ha spiegato l’assessore, “sono stati assegnati a Francesco Raphael Frieri (Gestione, sviluppo e istituzioni), Paolo Ferrecchi (Cura del territorio e dell’ambiente), Morena Diazzi (Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa) e Valtiero Mazzotti (Agricoltura); confermata Kyriakoula Petropulacos alla direzione Salute e welfare”. Gli incarichi “avranno decorrenza dall’1 marzo prossimo e termineranno il 30 giugno 2020”. Ai direttori generali “verrà riconosciuta un’indennità annua di 130 mila euro a cui si potrà aggiungere un 5% legato alla produttività”. I risparmi derivanti dalla macro riorganizzazione “ammonteranno a 36 milioni in quattro anni”.

Paolo Zoffoli (Pd) ha domandato “cosa cambierà per i dirigenti privi di incarico”  e l’assessore ha confermato “il mantenimento della qualifica e dell’indennità base decurtata da quella di funzione”. Roberto Poli (Pd) ha evidenziato come “la riorganizzazione dell’Ente sia funzionale al riordino istituzionale in corso e al superamento del modello policentrico di sviluppo del sistema socio-economico regionale promosso dalla Giunta Bonaccini”, chiedendo, una volta insediati, “un incontro con i nuovi direttori generali”. Paolo Calvano (Pd) ha sottolineato come “lo snellimento della ‘macchina’ regionale e la riorganizzazione delle funzioni, con nomine attente a coniugare innovazione ed esperienza, sia un elemento fondamentale per una legislatura che ha obiettivi costituenti”. Luca Sabattini (Pd) ha apprezzato “l’attenzione della Giunta a operare risparmi senza intaccare l’efficienza delle strutture”.

Per il Gruppo M5s sono intervenuti Andrea Bertani (M5s), che ha rimarcato “la mancata rotazione dei direttori generali, dato che tre su cinque sono riconferme”, e Silvia Piccinini, che ha chiesto “chiarimenti in merito ai dirigenti provenienti dalle Province”. Su quest’ultimo punto, Petitti ha comunicato che “ammontano a 17 unità, 9 delle quali verranno inserite nelle strutture regionali mentre 8 rimarranno nelle aree vaste di prossima istituzione”.

Tommaso Foti (Fdi-An), evidenziando come “la rotazione vada fatta con buon senso”, ha chiesto “se il ricambio dei dirigenti, oltre che attraverso meccanismi di prepensionamento, sarà garantito attraverso concorsi di prossima indizione”. L’assessore ha risposto che “nuovi concorsi potranno essere banditi solo dopo aver effettuate tutte le necessarie procedure di mobilità”.

Stefano Bargi (Ln) ha domandato “in quale misura i risparmi interessino le strutture”. L’esponente di Giunta ha ricordato come “attraverso il rafforzamento della digitalizzazione e la riduzione delle spese di funzionamento e per l’informatica il risparmio derivante dalla razionalizzazione dell’organizzazione interna ammonti a oltre 10 milioni di euro”.

(lg)

Assemblea