Sanità e welfare

SANITÀ. AUSL IMOLA, BIGNAMI (FI): ‘NO AL TAGLIO DELLA DOTAZIONE DI ACQUA AI DEGENTI, DA UN LITRO A MEZZO LITRO AL GIORNO”

Interrogazione alla Giunta del consigliere: “Appare particolarmente odiosa la circostanza per la quale i problemi di bilancio della sanità pubblica debbano sempre ricadere sui cittadini e in particolare sui malati ricoverati in ospedale”

“La Giunta regionale, con apposito atto, stabilisca se la somministrazione di acqua all’interno degli ospedali sia un diritto del paziente”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi), intervenendo sulla “nota diffusa dall’Ausl di Imola, attraverso la quale, in un’ottica di spending review, si annuncia il taglio della dotazione giornaliera di acqua ai pazienti, che passerà, dal primo febbraio, da un litro a mezzo litro”.

“Secondo l’Ausl di Imola- si legge nell’atto ispettivo- tale taglio comporterà una riduzione di spesa di 150 mila euro”.

Scelta, sottolinea il consigliere, “che appare discutibile, l’acqua andrebbe considerata quale bene primario e non certo come servizio da erogare”. La comunità scientifica, prosegue, “è concorde nel ritenere che il consumo giornaliero di acqua raccomandato dovrebbe aggirarsi intorno ai due litri a persona, è quindi contraddittorio il fatto che, proprio all’interno degli ospedali, si riduca la disponibilità di acqua per i degenti”.

“Appare particolarmente odiosa- conclude Bignami- la circostanza per la quale i problemi di bilancio della sanità pubblica debbano sempre ricadere sui cittadini e in particolare sui malati ricoverati in ospedale”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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