La commissione Cultura, scuola, formazione e lavoro sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha respinto due risoluzioni – presentate rispettivamente da Giulia Gibertoni (M5s) e dal Gruppo della Lega nord, primo firmatario Massimiliano Pompignoli – che, pur con diversi distinguo, impegnavano la Giunta ad attivarsi per risolvere il problema dei ritardati pagamenti delle indennità ai tirocinanti del programma regionale ‘Garanzia Giovani’.
Nel presentare il documento a sua firma (poi respinto con il voto contrario del Pd, favorevoli M5s, Ln e Fdi-An; astenuta Sel), Gibertoni ha evidenziato “pregi e difetti” di un progetto “meritorio per aver accolto la proposta dell’Unione europea di sostenere l’inserimento lavorativo di giovani al di sotto dei 29 anni, ma che sembra non aver funzionato sui pagamenti”. Le indennità, 450 euro al mese per un tirocinio semestrale, ha ricordato, vengono pagate in due quote, ma mentre il 30% a carico dell’azienda arriva al tirocinante, sul restante 70 % erogato dall’Inps “ci sono ritardi e nessuna certezza sui tempi”. Ad avviso della consigliera, “la Regione dovrebbe individuare altre forme di erogazione dell’indennità, per risolvere un problema che penalizza proprio coloro che il progetto intende sostenere, magari optando per una scelta come quella della Lombardia, dove non ci sarebbero ritardi, essendo le stesse aziende a erogare l’intero contributo, poi rimborsato dalla Regione”.
” Il fatto che i ragazzi non vengano pagati è un guaio, ci sono casi in cui i tirocini si interrompono per questo motivo” , ha detto Marco Petazzoni (Ln), tra i firmatari della seconda risoluzione respinta (contrari Pd e Sel, favorevoli Ln, M5s, Fdi-An). Nel documento, la Lega nord oltre a sollecitare tempestività nei pagamenti usava toni molto critici sul progetto Garanzia Giovani adottato in regione, parlando di “flop e mancato decollo”.
Da parte dell’assessorato competente (Scuola, formazione professionale, lavoro), la dirigente intervenuta in commissione ha riferito che la Regione investe con convinzione nel progetto Garanzia Giovani: ai 74 milioni di euro già impegnati per gli anni 2014 e 2015, si aggiungerà, per il primo semestre di quest’anno, un ulteriore stanziamento di 16 milioni. L’Emilia-Romagna – ha sottolineato- è stata l’unica Regione in Italia che con un accordo tra le parti ha fatto sì che siano le aziende a sostenere il 30% delle indennità dei tirocini, affinché non fosse tutto a carico del funzionamento pubblico. Di qui anche le ragioni di un “disallineamento sul pagamento delle due quote”. I ritardi emersi – ha spiegato – sono dovuti sostanzialmente “a problemi tecnico informatici legati ai sistemi utilizzati dall’Inps a livello nazionale, che hanno prodotto alcuni blocchi”. Da parte sua, la Giunta è intervenuta con la richiesta dell’assessore Patrizio Bianchi al ministro del Lavoro di cambiare le procedure. L’assessorato sta quindi lavorando per trovare le soluzioni.
Tommaso Foti (Fdi-An), che sull’argomento, ha ricordato, aveva presentato una precedente interrogazione per chiarimenti, ha proposto che “sia la stessa Regione ad anticipare e liquidare le indennità ai tirocinanti inviando un resoconto dell’attività all’Inps”.
Francesca Marchetti (Pd) ha espresso una differente valutazione sui due documenti: quello della Lega nord che parla di “flop” del progetto Garanzia Giovani “non è accettabile”, mentre la proposta del M5s che chiede di attivarsi per trovare soluzioni sui pagamenti “sembra ormai superata, perché c’è già stato un atto formale da parte dell’assessore per modificare le procedure”. Si tratta ora “di monitorare i prossimi passi con la risposta che arriverà dal ministero; sarebbe deludente- ha concluso- se venissero compromessi i risultati di un progetto su cui la Regione ha tanto investito e che vede una straordinaria platea di giovani che vi hanno aderito”.
Della stessa opinione anche Yuri Torri (Sel), che ha respinto il giudizio negativo della Lega nord sul progetto Garanzia Giovani. “Diverse, invece, le sollecitazioni contenute nella risoluzione M5s, le quali, tuttavia, risalgono a mesi fa mentre- ha detto- bisogna dare atto che l’assessorato si è mosso in modo formale rispetto al ministero e all’Inps. Inoltre- ha chiuso- credo che la scelta fatta dalla nostra Regione sia migliore di quella della Lombardia”.
(is)