I lunghi tempi di attesa per l’effettuazione di visite sportive da parte dell’Ausl di Parma per il rilascio del certificato di idoneità, starebbero creando notevoli disagi ai praticanti e alle società sportive: lo scrive Fabio Rainieri (Ln) in premessa a una sua interrogazione alla Giunta.
Per questo tipo di prestazione sanitaria, il tempo di attesa massimo di 60 giorni stabilito dalla Regione per l’effettuazione di visite non urgenti “rischia di essere eccessivamente lungo e quindi non adeguato ad assicurare ai praticanti la possibilità di svolgere attività sportiva in modo continuativo con le necessarie tutele sanitarie e assicurative”.
Il consigliere riporta, fra gli altri, il caso di una squadra di pallamano costretta a saltare più di un mese di attività sia agonistica che di allenamento, in quanto priva del certificato e della conseguente copertura assicurativa.
Ricordando che in altre regioni il problema dell’affollamento delle visite sportive gratuite a cura della Servizio sanitario regionale “è stato risolto anche attraverso convenzioni con strutture private”, Rainieri chiede alla Giunta di attivarsi affinché I’Ausl di Parma risolva al più presto il problema, evitando aggravi economici alle famiglie dei giovani sportivi. Chiede, inoltre, un impegno per il futuro, con la previsione che per il rilascio del certificato di idoneità sportiva i tempi di attesa vengono ridotti a un massimo di 30 giorni, anche attivando convenzioni con strutture sanitarie private.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)