Scuola giovani e cultura

LAVORO. “GARANZIA GIOVANI”, BIGNAMI (FI): “QUANTI CASI DI RITARDATI PAGAMENTI INDENNITÀ A TIROCINANTI E COSA INTENDE FARE LA REGIONE PER COORDINARSI MEGLIO CON L’INPS?”

Interrogazione alla Giunta del consigliere: “La vicenda burocratica rischia di mettere in discussione la credibilità di un progetto che destina risorse importanti per la formazione dei giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro”

Quanti sono i casi segnalati di ritardi nel pagamento della quota regionale ai tirocinanti iscritti al programma “Garanzia Giovani”, quale l’entità di tali ritardi e quali azioni intende mettere in campo la Regione al fine di coordinarsi al meglio con l’Inps e garantire che le somme dovute ai tirocinanti vengano effettivamente corrisposte entro i termini previsti dal programma e senza ulteriori, fastidiosi ritardi. Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi), attraverso una interrogazione alla Giunta.

Nel suo atto ispettivo, il consigliere ricorda come il 1^ maggio 2014 in Emilia-Romagna ha preso il via “Garanzia Giovani”, il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. Sarebbero 8.708 i contratti di tirocinio formativo attivato in Emilia-Romagna e 1.600 i contratti di apprendistato.

In quel programma, il rimborso mensile sarebbe ripartito tra l’azienda che prende in carico il tirocinante e la Regione, e quest’ultima erogherebbe la propria quota parte tramite l’Inps. Il procedimento “coinvolgerebbe anche il Ministero, la Regione e i Centri per l’impiego, i quali comunicherebbero all’Inps l’avvenuta adesione, la presa in carico del giovane e la sua classe di profilazione, così come si legge nell’apposita sezione del sito regionale dedicato proprio a ‘Garanzia Giovani’”. Ma “si sono verificati numerosi problemi legati all’erogazione degli ‘stipendi’ (nello specifico della quota a carico della Regione pari a circa 300 euro al mese) ai ragazzi che starebbero svolgendo le attività di tirocinio e formazione nell’ambito di ‘Garanzia Giovani'”, e “lo stesso assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi, avrebbe attribuito all’Inps la responsabilità legata ai ritardi nell’erogazione degli stipendi”.

Scrive Bignami che la vicenda sembrerebbe sempre più configurarsi come un “rimpallo di responsabilità” tra la Regione e l’Inps: dal suo canto, “l’ente previdenziale avrebbe infatti fatto sapere a mezzo stampa che le affermazioni dell’assessore sarebbero prive di fondamento, e che i ritardi su alcuni pagamenti sarebbero stati causati da imprecisioni nelle comunicazioni curate dalla Regione”. In definitiva, questa vicenda “potrebbe mettere in dubbio la credibilità di un progetto come ‘Garanzia Giovani’ che invece destinerebbe risorse importanti per la formazione dei giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(rg)

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