Scuola giovani e cultura

Bologna, Evangelisti (FdI): “Chiarire finalità dell’iniziativa ‘prove tecniche di guerra’”

“In futuro ci sia un vaglio preventivo per manifestazioni simili ‘all’esercitazione di immedesimazione’ approvata e sostenuta nei giorni scorsi dall’assessorato all’Istruzione del Comune di Bologna”

“Intervenire presso le autorità scolastiche e comunali competenti affinché iniziative simili siano sottoposte a un vaglio preventivo che ne garantisca il carattere non ideologico e rispettoso di tutte le sensibilità”.

La capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti sprona così la giunta regionale riferendosi alla manifestazione ‘prove tecniche di guerra’ ideata dal comico e scrittore Alessandro Bergonzoni e approvata e sostenuta dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bologna, che nei giorni scorsi è stata proposta ad alcuni istituti scolastici “con l’intento dichiarato di far vivere agli studenti un’esperienza immersiva nella condizione dei civili palestinesi sotto i bombardamenti. L’iniziativa ha incluso la diffusione, nei corridoi scolastici, di sirene d’allarme antiaeree a tutto volume, accompagnate da monologhi e messaggi a forte contenuto emotivo, ed è stata presentata come una ‘esercitazione di immedesimazione’ con i popoli in guerra”.

Evangelisti, sottolineando come l’iniziativa “ha suscitato un ampio dibattito pubblico, per l’evidente orientamento ideologico, percepito da molti privo di un adeguato bilanciamento narrativo tra le diverse parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese” e rimarcando come “secondo quanto riportato da diverse testate giornalistiche e dichiarazioni pubbliche, l’iniziativa non ha previsto alcuna analoga attività di sensibilizzazione verso le vittime civili israeliane, né uno spazio di confronto critico sui temi affrontati”, ricorda come “le scuole pubbliche dovrebbero essere luoghi deputati, all’educazione al pluralismo delle idee e al rispetto delle diverse sensibilità”.

Ricordando anche come “ogni iniziativa scolastica a carattere politico o sociale dovrebbe essere impostata nel rispetto del principio di neutralità istituzionale, tenendo conto della sensibilità delle famiglie e degli studenti coinvolti” e che “l’utilizzo di strumenti drammatici come sirene d’allarme, evocanti esperienze traumatiche reali, senza un’adeguata preparazione psicologica pone anche interrogativi sulla tutela del benessere psico-emotivo degli studenti”, Evangelisti trae il proprio atto ispettivo e, in aggiunta al quesito principale, chiede “un intervento presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, al fine di richiedere chiarimenti sull’autorizzazione dell’attività in oggetto” oltre alla sollecitazione per la promozione di specifiche linee guida “per garantire la corretta gestione delle attività legate a temi geopolitici e conflittuali, al fine di preservare la neutralità e la funzione inclusiva della scuola pubblica”.

(Luca Boccaletti)

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