La questione del taglio del personale infermieristico a bordo di alcune ambulanze dell’Ausl Romagna è al centro dell’interpellanza presentata in commissione Sanità dai consiglieri di Fratelli d’Italia Luca Pestelli (primo firmatario) e Alberto Ferrero. Nell’atto ispettivo si chiede anche se il numero di infermieri ad oggi coinvolti nel servizio coordinato dalla Centrale Operativa 118 sia sufficiente a sopperire alle esigenze del territorio e come si intenda sopperire all’assenza dell’infermiere sui veicoli di soccorso.
“Accade spesso che, a bordo del mezzo e nel corso del servizio, l’infermiere debba necessariamente mettere in atto manovre e terapie necessarie per l’utente – afferma Pestelli -. L’assenza della figura professionale dell’infermiere a bordo del mezzo, pur se riferita ad una sola delle ambulanze in servizio, comporterebbe inevitabilmente un abbassamento di efficacia ed efficienza nel servizio di emergenza urgenza, non garantendo un’immediata e proficua risposta alle necessità di cura della persona soccorsa”.
A rispondere è stato l’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi. “Si tratta di una scelta legata al periodo estivo – ha spiegato -, quando i mezzi di soccorso sul territorio dell’Ausl Romagna passano da 45 a 54, per esigenze dettate dall’alta valenza turistica. Attualmente la dotazione infermieristica è di 277 unità, il 12% in meno del fabbisogno. Mancano cioè 38 infermieri, una carenza che interessa tutto il territorio nazionale. La strada di chiedere ulteriori sforzi al personale oggi non è più praticabile”. L’assessore ha chiarito che circa il 50% degli interventi riguarda problemi lievi: da qui la scelta di tramutare, per il periodo giugno-settembre, “4 delle 54 ambulanze a leadership infermieristica in mezzi di soccorso di base”.
Insoddisfatto della risposta il consigliere Pestelli. “Le quattro ambulanze private della figura dell’infermiere non sono quelle convenzionate con cui l’azienda cura l’azione di potenziamento, ma quelle strutturali della Ausl Romagna”, ha precisato. “L’altra questione su cui riflettere è che, sul territorio romagnolo, a livello pro capite ci sono meno veicoli di soccorso a leadership medica”. Sulla carenza degli infermieri, il consigliere Pestelli concorda sull’esistenza di un tema nazionale: “Credo tuttavia che anche l’Ausl Romagna, colpita dal fenomeno delle dimissioni volontarie, dovrebbe interrogarsi”.
(Brigida Miranda)



