COMUNICATO
Ambiente e territorio

Territorio Reggio Emilia. Aragona (FdI): “Chiarire responsabilità abbattimento non autorizzato di alberi”

Discusso oggi in commissione Territorio, Ambiente e Mobilità l’atto ispettivo del maggio scorso inerente una vicenda del 2015 che coinvolge una società cooperativa attiva nella grande distribuzione

“Quali responsabilità per il Comune di Reggio Emilia a seguito della mancata trasmissione di un verbale dei carabinieri forestali dopo un abbattimento non autorizzato di 12 platani avvenuto nel 2015 per far posto all’ennesimo centro commerciale in area urbana?”.

A porre il quesito è Alessandro Aragona (FdI) il quale ricorda l’abbattimento non autorizzato avvenuto anche in violazione di una normativa di competenza regionale.

“Con verbale -specifica il consigliere- i carabinieri forestali sanzionavano due aziende, con due provvedimenti: uno di competenza comunale e uno che riguardava la Regione per violazione delle normative ambientali regionali”.

A seguito di specifici accessi agli atti adottati, Aragona informa come “solo nello scorso aprile risulta pagata la sanzione comunale mentre nulla è stato versato in relazione alla multa regionale; i fascicoli relativi alle multe risultano scomparsi e la documentazione non è stata trasmessa alla Regione per quanto di sua competenza”.

Due i quesiti che Aragona pone all’esecutivo regionale: in primo luogo viene chiesto “quali azioni si vogliano intraprendere per acquisire formalmente la documentazione mancante e valutare la possibilità di riattivare il procedimento sanzionatorio, quantificando anche le conseguenze economiche della mancata gestione del procedimento sanzionatorio”, mentre si sollecitano risposte anche di tipo organizzativo-procedurali per evitare in futuro episodi simili. In via più generale, infine Alessandro Aragona sollecita una risposta se l’Emilia-Romagna “intenda affiancare l’azione di segnalazione alla Corte dei Conti, valutando il potenziale danno erariale per la Regione”.

Rispondendo ai quesiti posti, l’Assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Bilancio e Patrimonio Davide Baruffi ha confermato la ricostruzione fatta da Aragona ribadendo come alla Regione non sia arrivato alcun documento. “La Regione -ha specificato Baruffi- è venuta ufficialmente a conoscenza della situazione solo con l’accesso agli atti richiesto da un consigliere comunale reggiano avvenuto nel 2024”. Ricordando come la Regione non può procedere in forma autonoma e neppure può acquisire d’ufficio atti che devono obbligatoriamente essere inviati ufficialmente dal soggetto accertatore, l’Assessore a Bilancio e Patrimonio ha confermato come “a causa di questa mancanza di cui la Regione non è minimamente responsabile, sono intervenuti ampiamente i termini di prescrizione, quindi non solo non è possibile riscuotere la somma sanzionata, ma neppure può essere valutato il danno economico causato alle casse regionali. Per quanto riguarda la revisione delle procedure, non posso che dichiararmi d’accordo, ma ricordo che la competenza in merito è statale”.

Aragona si è quindi dichiarato non parzialmente soddisfatto delle risposte ottenute. “Nel ricordare come alcune sentenze giurisprudenziali abbiano stabilito la possibilità di richiedere il pagamento anche in casi di mancata trasmissione dei documenti, sollecito ancora una volta una sorta di moral suasion della Regione per il pagamento bonario, come ha fatto il Comune di Reggio Emilia, non tanto per le somme in discussione invero risibili, ma più banalmente per una questione d’immagine e di correttezza nei confronti di tutta la comunità”.

(Luca Boccaletti)

Ambiente e territorio