“Ripristinare la ciclovia del Reno”. È la richiesta che Simona Larghetti (AVS) sottopone alla giunta regionale per un’infrastruttura, nota anche come ciclovia regionale ER19, che corre per 40 chilometri sulla sommità del fiume Reno collegando attualmente sette comuni bolognesi: Castel Maggiore, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Argelato, Castello d’Argile, Pieve di Cento e Galliera.
Ricordando come questa infrastruttura, inaugurata nell’aprile 2024, sia accessibile anche alle normali city bike, la capogruppo sottolinea come per la sua realizzazione, costata 1,6 milioni di euro, siano stati utilizzati fondi regionali e della città metropolitana di Bologna, oltre a specifici stanziamenti dei comuni di Calderara, Sala e Cento. Il progetto globale del tracciato, poi, prevede l’estensione per altri 68 chilometri per collegare in maniera dolce la città di Bologna all’Adriatico.
A fronte della rilevanza della ciclovia, Larghetti informa come dallo scorso gennaio si stia realizzando uno specifico intervento sul fiume Reno “appaltato dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e che dovrebbe avere termine nel prossimo luglio, che ha distrutto il tracciato dell’infrastruttura per un tratto di 4 chilometri nel comune di Castel d’Argile”. Situazione analoga rilevata anche nei pressi dell’abitato di Trebbo di Reno, “dove a seguito di alcuni lavori compiuti dall’Unione Reno Galliera -specifica ancora la consigliera- si sarebbe registrato anche un abbassamento della quota arginale del Reno di circa 30 centimetri, tanto che la Regione ha intimato all’ente locale il suo ripristino e il conseguente ripristino della ciclovia che corre sull’argine”.
A fronte di queste interruzioni riscontrate nella ciclovia, Simona Larghetti chiede il ripristino del tracciato alla conclusione dei lavori e più in generale, chiede se “negli interventi relativi alla sicurezza idraulica dei fiumi che interessano le sommità arginali, venga previsto il ripristino delle ciclovie, quando presenti, in quanto infrastrutture della mobilità realizzate con fondi pubblici, anche comunitari”.
(Luca Boccaletti)



