Sanità e welfare

Bocchi (FdI): risolvere i problemi legati alle disparità nella gestione della chirurgia robotica

Si chiede particolare attenzione sul caso di Parma

Risolvere i problemi legati alle disparità nella gestione della chirurgia robotica in Emilia-Romagna.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Priamo Bocchi (FdI) che ricorda come “in provincia di Parma sono installati due robot ma sono di fatto utilizzati esclusivamente dall’azienda ospedaliero universitaria (nessun utilizzo è stato registrato dai presidi ospedalieri di Fidenza e Borgotaro): l’attuale distribuzione delle piattaforme robotiche, in rapporto alla popolazione residente, presenta una significativa variabilità fra le provincie. In relazione alla popolazione residente la regione registra una media di 3,1 robot chirurgici per milione di abitanti mentre le provincie di Reggio Emilia e di Piacenza (819.000 residenti) sono di fatto senza servizio di chirurgia robotica. A questi numeri si potrebbero aggiungere i 257.800 residenti nella provincia di Parma per un totale di oltre 1 milione di residenti”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta come intenda risolvere e con quali tempistiche la sperequazione registrata nella distribuzione dei robot nelle varie provincie e rendere quindi accessibile tale tecnica a coloro che oggi non ne possono beneficiare e se “intenda intervenire presso l’azienda ospedaliero universitaria di Parma, a oggi dotata di due robot chirurgici, affinché gli stessi possano essere utilizzati non solo dall’Aou di Parma in via esclusiva ma anche dagli ospedali di Vaio (Fidenza) e di Borgotaro. Ciò consentirebbe, nell’ottica di un sistema sanitario realmente integrato, un efficientamento di utilizzo e un arricchimento delle skills di medici e personale sanitario”.

(Luca Molinari)

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