Secondo uno studio condotto da Go-Mobility su Bologna Città 30 l’introduzione del limite dei 30 km/h a Bologna nei primi 6 mesi ha comportato un risparmio di oltre 150 milioni di euro in virtù della riduzione del numero di morti, feriti e incidenti gravi: alla luce di questo dato, annunciato dal sindaco di Bologna la giunta chiarisca qual è il risparmio economico previsto per il bilancio sanitario della Regione. È l’oggetto di un’interrogazione a risposta immediata in Aula Valentina Castaldini (Forza Italia) che chiede inoltre “se questa misura è sufficiente a compensare il lamentato sottofinanziamento sanitario, e se la Regione intende proporla su tutto il territorio regionale per risolvere i problemi economici e oltre che di inquinamento visto il calo delle emissioni inquinanti tra il 4% e il 17%”.
“Lo studio -ha spiegato la consigliera- si è basato sui cosiddetti ‘floating car data’ generati dalle scatole nere installate su alcuni autoveicoli, il cui accesso è stato possibile grazie ad una convenzione tra il Comune di Bologna e l’assicurazione Unipol, che ha trasmesso al Comune i dati anonimizzati. Il Comune, nonostante specifiche richieste da parte dei consiglieri comunali, ha rifiutato di condividere i dati ottenuti, rendendo impossibile una verifica dei risultati ottenuti. Poiché a causa del lamentato sottofinanziamento sanitario statale la Regione ha introdotto nuove tasse e alzato quelle già in vigore e per la presenza di inquinanti la Regione ha imposto il blocco alla circolazione a tutti i veicoli diesel pre Euro 5, si faccia chiarezza sui vantaggi conseguenti da Città 30”.
Ha risposto l’assessore alla Sanità Massimo Fabi: “Il sottofinanziamento del servizio sanitario a livello nazionale è ampiamente confermato e le Regioni devono gestire l’aumento dei costi senza corrispondenza. Si stima che i costi sociali per ogni decesso causato da incidenti stradali sia di circa 2 milioni, 500mila per ogni ferito grave. La riduzione degli incidenti ha quindi un impatto positivo per molteplici aspetti. L’organizzazione delle Zone 30 rientra nel Piano aria integrato regionale (Pair) per migliorare la qualità dell’ambiente: favorisce uno stile di guida più fluido e la riduzione del particolato, incentiva l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili e la vivibilità urbana”.
(Lucia Paci)



