Sanità e welfare

Question time Tagliaferri (FdI): “La Regione proceda a commissariare l’Ausl di Piacenza”

“Alla luce di questi fatti, è necessario rinsaldare quel fondamentale vincolo fiduciario nella sanità pubblica, compromesso da queste spinose vicende”, afferma Tagliaferri

Quali iniziative la Regione intenda adottare per procedere all’immediato commissariamento dell’Ausl di Piacenza, a seguito delle recenti indagini della Guardia di Finanza. E’ quanto chiede il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri con un’interrogazione in aula rivolta alla giunta.

Nell’atto ispettivo il consigliere chiede anche quali azioni concrete “la giunta intenda mettere in atto per rafforzare i controlli e le verifiche sulle altre Aziende sanitarie della regione, al fine di prevenire il verificarsi di analoghi illeciti e irregolarità”. Tagliaferri ripercorre dunque la vicenda, parlando di “situazione particolarmente difficile e complicata”. “Al di là delle difese d’ufficio – afferma -, chiediamo di sapere se vi siano informazioni aggiornate sui vari filoni di indagine. Alla luce di questi fatti, è necessario rinsaldare quel fondamentale vincolo fiduciario nella sanità pubblica, compromesso da queste spinose vicende”.

“Le recenti indagini della Guardia di finanza – prosegue poi Tagliaferri – hanno evidenziato gravi ipotesi di illeciti presso l’Ausl di Piacenza, tra cui peculato, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica e gestione irregolare di fondi PNRR per circa 17 milioni di euro”. “Sono stati coinvolti numerosi dirigenti – spiega Tagliaferri -. L’attività investigativa ha messo in luce un quadro di irregolarità, condotte abusive e omissioni nella gestione delle procedure di acquisto e affidamento di servizi”.

A rispondere in aula è stato l’assessore alle Politiche per la Salute Massimo Fabi. “La Regione sta seguendo la vicenda con la massima attenzione – ha detto l’assessore – e conferma la piena collaborazione con gli organi competenti”. Fabi ha poi affermato che “non bisogna dimenticare il principio di presunzione di innocenza”, ribadendo che la Regione è pronta a intervenire “qualora fossero accertate responsabilità penali e comportamenti non corretti ad esito degli accertamenti giudiziari”. Fabi ha inoltre ricordato il sistema di controlli, verifiche e vigilanza messi in atto come da normativa, tra cui quelli relativi all’anticorruzione, le misure in materia di trasparenza e i sistemi di controllo di terzo livello come gli audit interni.

“Non sono affatto soddisfatto della risposta” ha affermato Tagliaferri, ribadendo la necessità che siano fornite risposte esaurienti nelle sedi istituzionali. “Basta con le difese d’ufficio: c’è bisogno di un serio confronto nelle sedi deputate che sono la commissione Sanità e l’assemblea, per capire dalla bocca dei diretti interessati qual è lo stato di salute della sanità regionale”, conclude il consigliere nel ricordare anche i percorsi istituzionali che prevedono l’istituzione di commissioni di inchiesta.

(Brigida Miranda)

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