Infrastrutture e trasporti

Question time Massari (Pd): il governo risolva il problema dell’inquinamento da auto

L’assessore Irene Priolo ricorda le responsabilità dell’esecutivo nazionale

La Regione solleciti il governo ad un’azione coerente e strutturale per contribuire a risolvere il problema delle emissioni inquinanti legate al traffico veicolare in Italia e, in particolare, nel bacino padano.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Andrea Massari (Pd) che ricorda come “la Regione Emilia-Romagna è coerentemente impegnata nello sforzo di centrare tale obiettivo agendo simultaneamente sui principali settori emissivi nella più vasta cornice del Piano Aria Integrato Regionale 2030: dal sistema produttivo agli usi abitativi, dall’agricoltura e zootecnica ai trasporti ed alla mobilità sostenibile: in quest’ultimo ambito, il Piano Regionale integrato dei Trasporti interviene per definire un quadro di infrastrutture efficienti, mobilità sostenibile ed energia pulita, sviluppo del servizio di mobilità pubblica e rafforzamento della multimodalità degli spostamenti”.

Diverso, per Massari, invece l’approccio del governo Meloni che nel provvedimento “Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale”, ha stabilito, fra l’altro, che dal 1° ottobre 2025, e almeno fino al 31 marzo dell’anno successivo, nei comuni con più di 30mila abitanti di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, i veicoli con alimentazione diesel e di classe Euro 5 saranno soggetti alle limitazioni strutturali della circolazione, con le modalità (giorni e orari) previsti nei piani aria regionali. “Il provvedimento riguarda, complessivamente 1,3 milioni di veicoli Euro 5, di cui 320mila sono quelli immatricolate in Emilia-Romagna, ma -spiega il consigliere-a pochi mesi dall’entrata in vigore, il 17 maggio scorso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato di volere bloccare il provvedimento approvato dal suo stesso Governo, con un emendamento al Decreto Infrastrutture attualmente in discussione”.

Nella risposta l’assessore all’Ambiente e Trasporti Irene Priolo ringrazia Massari perché la sua interrogazione gli dà la possibilità di ricostruire l’intera vicenda storica legata al divieto prossimo venturo sui Diesel Euro 5 ricordando come la Regione stia agendo per la qualità dell’aria, ma che i divieti in questione siano frutto delle scelte del governo Meloni.

“Nel 2023, dopo un anno che era in carica, il governo ha approvato iil decreto e anche l’emendamento della Lega non chiede di abolire queste norme, ma di rinviarle di un anno, ovvero tra un anno saremmo di nuovi qui e tenete presente che tutto parte da una sentenza. I Presidenti di Veneto, Lombardia e Piemonte non hanno chiesto l’annullamento della norma nazionale a cui noi dobbiamo rispondere, ma si sono complimentati per l’intenzione annunciata dal Governo di rivedere la norma generale. E’ arrivato il momento che i consiglieri di opposizione di centrodestra si assumano le loro responsabilità: scrivano al governo, non alla Regione”, spiega Priolo che ricorda come “la Regione in questi anni ha fatto le proprie politiche per la qualità dell’aria, peccato che non ci siano risorse statali sufficienti, avevamo, come Regioni del bacino padano, chiesto 2,5 miliardi di euro che non ci sono arrivati. E’ arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. L’inquinamento del bacino padano deve diventare un’emergenza nazionale e dare ilo via a un serio confronto per capire quali misure alternative certificate si possono mettere in campo. Tocca quindi al governo mettere mano alle norme e venire incontro concretamente alle Regioni prevedendo anche fondi adeguati e non i soli 260 milioni per tutte le Regioni che si affacciano sul bacino padano”.

Alla luce delle parole di Priolo, Massari si è detto soddisfatto perché l’assessore ha ricostruito il quadro del problema: “A suonare alla porta della Regione, il centrodestra sbaglia campanello, deve rivolgersi al governo di Roma”.

(Luca Molinari)

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