La situazione economica negativa che sta vivendo la società di gestione dell’aeroporto di Parma è al centro dell’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi.
Con l’atto ispettivo, il consigliere chiede alla giunta “se stia seguendo la vicenda” e in che modo intenda intervenire per individuare soluzioni volte a garantire il futuro dell’aeroporto. Bocchi ricorda come da anni l’aeroporto registri bilanci negativi: “Le perdite sono quantificabili in circa 82 milioni di euro nel corso degli ultimi 31 anni”.
Il consigliere ripercorre poi le vicende societarie che hanno portato all’ingresso nella società So.Ge.A.P., nel giugno 2024, della canadese Centerline Airport Partners Inc che ha acquisito il 51% delle quote. Tuttavia “l’ingresso nella compagine di controllo del gruppo canadese e il recente aumento di capitale non hanno ancora prodotto risultati significativi” – spiega Bocchi che ricorda perciò “le difficoltà certificate dall’assenza di un piano industriale credibile, annunciato ma non realizzato”.
In altre parole, una situazione che genera preoccupazioni per il futuro della società che, ricorda Bocchi, “al 31 dicembre aveva in organico 24 dipendenti”.
Inoltre “presso l’aeroporto Giuseppe Verdi opera la società Compagnia Generale di Riprese Aeree, da oltre 50 anni all’avanguardia mondiale nella fotogrammetria e nel telerilevamento e che vede impiegati 51 lavoratori dipendenti” afferma Bocchi che parla anche di “gravi ripercussioni sulla realizzazione del progetto di sistema integrato degli aeroporti regionali, in caso di chiusura dell’aeroporto di Parma”.
A rispondere in aula è stata l’assessora ai Trasporti Irene Priolo. “Il tema degli aeroporti sta molto a cuore alla giunta – ha detto -. La Regione, tuttavia, non ha possibilità di intervenire nelle dinamiche societarie”. Priolo ha confermato che è in fase di realizzazione uno studio “con il supporto della Fondazione ITL, al fine di individuare gli strumenti per sviluppare una strategia regionale sugli scali esistenti, per favorire la differenziazione funzionale fra aeroporti, evitando sovrapposizioni e competizioni inefficienti”. “Entro l’autunno saremo in grado di adottare scelte consapevoli per il potenziamento del sistema aeroportuale regionale”, ha concluso l’assessora.
Il consigliere Bocchi si è detto non soddisfatto della risposta. “E’ noto che la Regione non possa direttamente intervenire – ha concluso -, ma almeno un tentativo di mediazione, in una situazione che sta mettendo in difficoltà tutto il territorio e i lavoratori coinvolti, sarebbe auspicabile”.
(Brigida Miranda)



