Ambiente e territorio

AMBIENTE. DISCARICA ‘TRE MONTI’ IMOLA, GIBERTONI (M5S): “STABILIRE ENTITÀ E AMPIEZZA CONTAMINAZIONE AREE LIMITROFE”. ASSESSORE GAZZOLO: “APPROFONDIMENTI IN CORSO, ASSOLUTO RISPETTO SALUTE CITTADINI”

Interpellanza alla Giunta della consigliera: “Arpaer ha fatto dei campionamenti nei pozzi spia in prossimità delle vasche di raccolta del percolato all’interno della discarica riscontrando forti superamenti dei limiti di legge”. L’assessore: “In corso due procedimenti: uno di bonifica, l’altro di Via relativo al progetto di ampliamento della stessa struttura”

“Sulla discarica Tre Monti sono in corso due procedimenti: uno di bonifica attivato dall’ordinanza della Città metropolitana a seguito dei valori riscontrati in alcuni pozzi spia presenti all’interno dell’area della discarica, l’altro di ‘Via’ (Valutazione impatto ambientale) relativo al progetto di ampliamento della stessa struttura. Entrambe le procedure di valutazione e indagine ambientale sono rigorose e puntuali, e assicurano la massima trasparenza e informazione sullo stato di avanzamento dei lavori, anche nelle more del completamento dei rispettivi iter. È proprio il sistema pubblico che ha chiesto tutti gli approfondimenti necessari. L’esito finale sarà prodotto solo una volta completato tale iter e nell’assoluto rispetto della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”. L’assessore alla Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali, Paola Gazzolo, ha risposto in Aula all’interpellanza presentata da Giulia Gibertoni (M5s) attraverso la quale si chiedeva di “accertare, anche mediante una caratterizzazione ambientale che ne stabilisca entità e ampiezza, eventuali contaminazioni nell’area adiacente la discarica imolese”.

Arpaer, ha sottolineato in Aula Gibertoni, “ha fatto dei campionamenti nei pozzi spia in prossimità delle vasche di raccolta del percolato all’interno della discarica riscontrando forti superamenti dei limiti di legge (normativa relativa ai siti contaminati) per quanto riguarda nitriti e solfati e tre metalli pesanti (arsenico, cromo esavalente e nichel)”. Il quadro che si andrebbe a delineare, ha concluso la consigliera, “è quello di un inquinamento diffuso intorno al sito della discarica, le cui cause andrebbero accertate in maniera definitiva”. “L’azione investigativa in atto- ha concluso- non è adeguata. Chiediamo un cambio di direzione, non prendiamo in giro cittadini che rischiano su ambiente e salute”.

(cr)

Ambiente e territorio