COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Garante regionale dei detenuti. Cavalieri: “C’era bisogno di un progetto così innovativo sulle carceri dell’Emilia-Romagna”

“Lascia un Segno” è un progetto di comunicazione dell’agenzia Ad Store, verranno popolati di messaggi gli spazi interni dei dieci carceri dell’Emilia-Romagna, i temi affrontati saranno la prevenzione del suicidio, l’educazione e il recupero, la tutela della salute, i diritti e il volontariato

Presentato a Parma il progetto “Lascia un Segno”, una campagna sul tema dell’integrazione rivolta al detenuto ma anche a tutte quelle persone coinvolte nel sistema carcere regionale.

“Spesso si dimentica che in un carcere convivono centinaia di persone di cultura, etnia e usanze differenti. A questa complessità si aggiungono le molteplici professionalità che nel carcere operano. Un progetto di comunicazione è quello che manca nella comunità penitenziaria che ha bisogno, nella sua complessità, di riconoscersi in messaggi e principi che diventano facilitatori di coesione e di convivenza”.

Il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, coinvolto nel progetto “Lascia un Segno” ideato dall’agenzia di comunicazione Ad Store, ribadisce quanto siano importanti iniziative come questa rivolte al sistema carcerario.

Verranno popolati di messaggi gli spazi interni comuni dei dieci carceri dell’Emilia-Romagna. I messaggi affronteranno le tematiche centrali della vita in carcere: prevenzione del suicidio, educazione e recupero, tutela della salute, diritti e convivenza e volontariato. La scelta di Ad Store è stata quella di adottare un linguaggio capace di superare barriere linguistiche e culturali: quello del tatuaggio. L’agenzia ha realizzato una serie di messaggi che saranno al centro di poster, vetrofanie e altri materiali che verranno distribuiti in tutti gli istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna.

“Il progetto – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute Massimo Fabi – è un importante tassello nel riconoscimento del carcere come luogo di umanità, ma anche di possibile cambiamento. Crediamo fermamente che la salute, nel suo senso più esteso di salute fisica, mentale e sociale, sia un diritto di tutte le persone, comprese quelle detenute. Portare messaggi di prevenzione, inclusione e corretti stili di vita negli Istituti penitenziari significa rafforzare il senso di dignità e promuovere percorsi reali di reinserimento sociale”.

“La strategia comunicativa – rimarca poi il provveditore dell’amministrazione penitenziaria regionale Silvio Di Gregorio – è una risorsa fondamentale nella vita moderna. Consente di raggiungere tutti, di creare inclusione, di valorizzare idee e persone. In carcere una comunicazione strategica è un valore aggiunto perché restituisce umanità nella misura in cui è rivolto ad ogni uomo riconoscendolo portatore di diritti e contestuali doveri. Perché lo coinvolge e lo sprona ad assumersi la responsabilità di scrivere ogni giorno pagine della sua storia al servizio del superiore bene collettivo”.

“La comunicazione e la creatività – spiega al presidente di Ad Store Natalia Borri – sono la nostra vocazione e la nostra forza. Per questo desideriamo metterla a disposizione delle comunità e dei valori in cui crediamo: inclusione, integrazione e uguaglianza. Questo ci permette di sviluppare progetti e campagne di comunicazione che generano un impatto reale nella vita delle persone, diventando veicoli di una creatività positiva capace di innescare un cambiamento.”

Hanno inviato una nota di sostegno al progetto l’assessora regionale al Welfare Isabella Conti e il sindaco di Parma Michele Guerra.

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